Papa Francesco torna in Italia, dopo un viaggio in Canada che è stato difficile per le condizioni di salute del pontefice, con un ginocchio che con gli consente di muoversi liberamente. “Ha mai pensato di rinunciare?” Questa è la domanda più gettonata posta alla massima autorità religiosa della Chiesa cattolica che non ha ancora trovato una risposta definitiva, o per meglio dire, al momento quella di “dimettersi” non è una ipotesi presa in considerazione.
“La rinuncia è una opzione – ha detto il papa -, una porta, ma ancora non ho pensato di bussare a quella porta. Non ho sentito di pensare a questa possibilità. Ma forse questo non vuol dire che dopodomani non comincio a pensarci. In questo momento sinceramente no. Non credo che io possa andare con lo stesso ritmo dei viaggi di prima. Credo che alla mia età e con questa limitazione devo risparmiarmi un po’ per poter servire la Chiesa. O al contrario pensare alla possibilità di farmi da parte. Non è una catastrofe, no. Si può cambiare papa, non c’è problema. Anche questo viaggio è stato un po’ un test. È vero che non si può fare viaggi in questo stato. Io cercherò di continuare a fare dei viaggi ed essere vicino alla gente, perché credo che è un modo di servire: la vicinanza. Tuttavia più di questo non mi viene di dire. Sì potrei ritirarmi. Il gesuita cerca di fare la volontà del Signore. Anche il papa gesuita deve fare lo stesso. Quando il Signore parla, se il Signore ti dice vai avanti, tu vai avanti, se il Signore ti dice vai all’angolo, te ne vai all’angolo. Ma è il Signore che comanda”.