“Non sprecare i doni che abbiamo. Risulta che nel mondo ogni anno vada sprecato circa un terzo della produzione alimentare totale. E questo mentre tanti muoiono di fame! Le risorse del creato non si possono usare così; i beni vanno custoditi e condivisi, in modo che a nessuno manchi il necessario. Non sprechiamo quello che abbiamo, ma diffondiamo un`ecologia della giustizia e della carità!”. Lo ha detto Papa Francesco prima dell’Angelus.
Questa è una delle sfide proposte dal Santo Padre. La prima è “non sprecare il dono che siamo. Ognuno di noi è un bene, indipendentemente dalle doti che ha. Ciascuna donna, ciascun uomo è ricco non solo di talenti, ma di dignità, è amato da Dio, vale, è prezioso. Gesù ci ricorda che siamo beati non per quello che abbiamo, ma per quello che siamo. La vera povertà, allora, è quando una persona si lascia andare e si butta via, sprecando sé stessa. Lottiamo, con l`aiuto di Dio, contro la tentazione di ritenerci inadeguati, sbagliati, e di piangerci addosso”.
Un’altra sfida è “non scartare le persone. La cultura dello scarto dice: ti uso finché mi servi; quando non mi interessi più o mi sei di ostacolo, ti butto via. E si trattano così specialmente i più fragili: i bambini non ancora nati, gli anziani, i bisognosi e gli svantaggiati. Ma le persone non si possono buttare via, mai! Ciascuno è un dono sacro e unico, ad ogni età e in ogni condizione. Rispettiamo e promuoviamo la vita sempre!”.