“Mi ha colpito innanzitutto la capacità di analisi della società siciliana, sebbene fatta in poche righe, in pochi tratti, ma ha fotografato la situazione difficile in cui si trova in questo momento la società siciliana”. Lo dice Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza episcopale siciliana, dopo le parole di ieri di Papa Francesco sui problemi della Sicilia, scoraggiata per il futuro, ma anche al cospetto di un clero legato solo a “monete e merletti”.
Poi le parole “espressamente dedicate a noi – aggiunge Raspanti – quello che lui dice è che siamo in un cambiamento d’epoca e non in un’epoca di cambiamenti. Ha detto “in Sicilia voi state cercando di riflettere come e in che cosa sta avvenendo, in che cosa sta cambiando l’epoca in modo tale da capire quali direzioni e in quali circostanze potere proporre l’annuncio del Vangelo, che fermenti questo cambiamento di vita dei siciliani.
Questa secondo me è la più bella e grande domanda che ci sgancia in avanti”.