Dossier Giornata violenza donne

Papà Giulia Cecchettin stasera ospite da Fazio: “Ecco cosa faremo per te”

Sensibilizzare il più possibile affinchè la gente non dimentichi troppo in fretta il grave omicidio di Giulia Cecchetin. E’ questa la missione di papà Gino, stasera ospite, un mese di distanza dalla morte della figlia, da Fabio Fazio a “Che tempo che fa“. L’uomo, dopo le accorate parole al funerale che hanno commosso la grande folla presente dentro e fuori dalla chiesa, desidera portare la propria testimonianza contro la piaga dei femminicidi, e lo fa scegliendo il potente megafono della tv.

Parole forti

Qualche giorno fa, nel corso di una intervista, l’ingegnere aveva affermato che «Non si può mettere da parte la rabbia quando la rabbia non c’è. C’è dolore. E si riesce a trasformarlo in qualcosa di positivo solo attraversandolo, non evitandolo. È quello che ho imparato con mia moglie Monica, poi quando è mancato mio padre e adesso con Giulia. Non lo so se riuscirò a perdonare Filippo, neanche Gesù ha perdonato i suoi carnefici, ha chiesto a Dio di farlo. Spero solo che si renda conto di quello che ha fatto, e magari un giorno possa dare lui dei messaggi ad altre persone che potrebbero avere le stesse difficoltà. Ai genitori di Filippo mando un grande abbraccio. Forse io ritornerò a danzare sotto la pioggia, quindi a fare un sorriso, loro faranno molta più fatica. Hanno tutta la mia comprensione e il mio sostegno». Cosa farà adesso? «Politica? La escludiamo, ma l’impegno civile è doveroso».

La denuncia

Nel frattempo però, causa attività diffamatorie e denigratorie delle ultime ore, per lo più via social, la famiglia della ragazza uccisa si dice pronta ad agire per vie legali. Su X (l’ex Twitter) è apparso un profilo falso o hackerato a nome di Gino Cecchettin e con battute sessiste. “A seguito di numerose segnalazioni giunteci da molti cittadini e apprese anche direttamente, ogni attività diffamatoria e denigratoria posta in essere nei propri confronti e nei confronti della famglia Cecchettin troverà pronta reazione a termini di legge”: è la nota dell’avvocato Stefano Tigan.