La Chiesa, come insegna il Cristo, sia sempre “cattolica”, cioè aperta, accogliente e universale. A chiederlo è stato Papa Francesco nel corso della sua omelia durante la messa che sta presiedendo in piazza Kossuth Lajos a Budapest.
“È bello trovarci insieme: i vescovi e i sacerdoti, i religiosi e i fedeli laici; ed è bello condividere questa gioia insieme alle Delegazioni ecumeniche, ai capi della Comunità ebraica, ai rappresentanti delle Istituzioni civili e del Corpo diplomatico. Questa è cattolicità: – ha detto Francesco – tutti noi, chiamati per nome dal buon Pastore, siamo chiamati ad accogliere e diffondere il suo amore, a rendere il suo ovile inclusivo e mai un ovile escludente”.
“E, perciò, – ha poi aggiunto – siamo tutti chiamati a coltivare relazioni di fraternità e di collaborazione, senza dividerci tra noi, senza considerare la nostra comunità come un ambiente riservato, senza farci prendere dalla preoccupazione di difendere ciascuno il proprio spazio, ma aprendoci all’amore vicendevole”.