Un punto a testa per Palermo e Avellino nella dodicesima giornata del campionato di Serie C – Girone C.
I rosanero mancano la scalata della classifica: una vittoria avrebbe permesso loro di approdare al secondo posto dietro alla capolista Bari, ma il risultato rispecchia la prestazione degli uomini di Giacomo Filippi. Una gara all’ultimo brivido: le due compagini si sono affrontate a viso aperto, rimanendo in dieci contro dieci a metà del secondo tempo. Il punteggio si sblocca soltanto per due episodi: un calcio d’angolo nel primo tempo a favore dei rosa e un calcio di rigore realizzato dai Lupi nella ripresa. Al “Renzo Barbera” il risultato finale è di 1-1.
Il tecnico Giacomo Filippi riparte dalle certezze maturate contro la Vibonese: confermato il 4-3-1-2, nonché dieci undicesimi della formazione. La difesa a quattro con la coppia composta da Buttaro e Lancini al centro, mentre le fasce sono affidate a Giron e Doda, quest’ultimo chiamato a sostituire Almici, che parte dalla panchina. A centrocampo inamovibile il trio formato da Luperini, De Rose e Dall’Oglio. In avanti tridente con Silipo alle spalle di Fella e Brunori. Le scelte dell’allenatore funzionano, tanto che il Palermo parte subito propositivo. Nei primi dieci minuti i rosanero gestiscono il pallone, senza correre rischi né tuttavia riuscire ad essere concreti. Il risultato si sblocca soltanto al 14’ per un episodio. Dall’Oglio, chiamato alla battuta di un calcio d’angolo, mette il pallone in mezzo e trova Lancini. Il difensore si libera dalla marcatura di Silvestri, fa sua la sfera e la spedisce in rete, firmando il primo gol della stagione. Poco dopo i rosa cercano subito il raddoppio, ma nulla da fare. Un tiro dalla distanza di Silipo termina di poco a lato del palo. Al termine di una buona mezz’ora della squadra di casa, tuttavia, l’Avellino si sveglia. Kanoute, ex dei siciliani, è agguerrito e va a caccia di palloni pericolosi in area avversaria. A sfiorare il gol del pari, al 37’, è tuttavia il palermitano Di Gaudio, il quale intende dare il meglio di sé davanti al pubblico della sua città. L’attaccante a due passi dalla porta, su un pallone messo in mezzo da Kanoute, spedisce il pallone sul palo, che gli nega la gioia del gol. Pelagotti abbraccia la sfera, che non entra per un soffio. Il primo tempo si chiude sul risultato di 1-0.
All’intervallo l’Avellino mette in campo tutte le forze che ha: entrano Plescia e Matera al posto di Gagliano e De Francesco. Il Palermo, invece, sostituisce De Rose, che era stato ammonito nel primo tempo, con Valente. Un tentativo di dare sostegno alla fascia che, tuttavia, non si rivela vincente. Nei primi istanti della ripresa, infatti, è un vero e proprio assedio biancoverde. I Lupi vanno a caccia del gol del pari. La difesa dei padroni di casa riesce a gestire in modo accurato le insidie tesegli dai rosanero, ma al 59’ il match si mette male per loro.
Doda, infatti, prende il secondo giallo del match entrando duro su Kanoute: i siciliani restano in dieci. Il tecnico Giacomo Filippi è costretto a ridisegnare la formazione, inserendo Peretti e Odjer al posto di Silipo e Dall’Oglio. La superiorità numerica dei biancoverdi, tuttavia, dura poco. Al 64’, infatti, Rizzo rimedia un rosso diretto per un fallo al limite dell’area da ultimo uomo su Valente, che era riuscito a saltare tre avversari. Il finale del match sarà in 10 contro 10. L’allenatore rosanero pensa dunque a rinfrescare l’attacco dei suoi: entra Soleri, il bomber dalla panchina, esce Brunori. Tra le fila dell’Avellino entrano Mignanelli e il palermitano D’Angelo al posto di Micovschi e Aloi. Al 72’ gli ospiti vanno nuovamente vicinissimi al gol con un tentativo di Plescia, ma Pelagotti risponde presente e spedisce il pallone sul legno. Il palo salva un’altra volta i rosanero. L’appuntamento col pareggio, tuttavia, è soltanto rimandato. Soltanto tre minuti dopo, infatti, Peretti cade nella sua area e da terra stende Plescia. Qualche dubbio sull’entità del tocco resta. Il direttore di gara, ad ogni modo, non esita a fischiare il calcio di rigore: dal dischetto va Tito, che non sbaglia. Pelagotti riesce a intuire l’angolo, ma non riesce a respingere il pallone. Mister Filippi le prova tutte e mette dentro anche Crivello, di rientro dopo un avvio di stagione fuori rosa. Il difensore però non riesce ad incidere. Nel finale è caos: entrambe le squadre vanno a caccia del gol della vittoria. Tutti ci credono, ma nessuno riesce ad avere la meglio. Il risultato finale è di 1-1.
Il Palermo porta a casa un punto e guarda avanti: i rosa torneranno in campo mercoledì pomeriggio per i quarti di Coppa Italia contro il Catanzaro, altra squadra alla pari. Le due compagini sono infatti a pari punti al terzo posto della classifica di Serie C – Girone C. In campionato, invece, i siciliani saranno impegnati domenica in casa della Fidelis Andria.
La difesa
Pelagotti 6,5: L’estremo difensore rosanero si rende protagonista di alcune parate decisive, che valgono il pari. Non può nulla nell’occasione del calcio di rigore: intuisce l’angolo, ma non riesce a respingere il pallone
Doda 5: Il terzino soffre nel corso di tutta la gara, tanto da rimediare due cartellini gialli e dunque l’espulsione. Il tecnico Filippi è colpevole di non averlo sostituito all’intervallo: la sua partita finisce al
Buttaro 6: Il difensore centrale si merita la sufficienza, fa il suo nel corso dei 90’ senza grandi sbavature
Lancini 7: È sua la rete del momentaneo vantaggio rosanero: si posiziona bene sul corner e riesce ad anticipare gli avversari. In fase difensiva non sbaglia
Giron 6: Il terzino non commette grossi errori: difende bene la fascia ma non riesce ad essere incisivo in fase offensiva
Il centrocampo
Luperini 6,5: Le azioni a centrocampo passano quasi tutti dai suoi piedi: riesce a smistare bene i palloni e ad essere propositivo
De Rose 5,5: Il capitano viene sostituito all’intervallo in virtù del giallo rimediato nel primo tempo. La prestazione della prima metà di gioco è mediocre
Dall’Oglio 6,5: La prestazione del primo tempo è positiva: è suo il cross teso indirizzato a Lancini che ha generato il gol del momentaneo vantaggio. Nel secondo tempo non incide come diversi suoi compagni
L’attacco
Silipo 6: L’attaccante è bravo a crearsi occasioni pericolose e a saltare l’uomo nel corso del primo tempo, ma non riesce ad andare in gol. Nel secondo tempo soffre come i compagni la pressione degli avversari
Fella 5,5: Non dà mostra delle sue qualità a differenza di quanto accaduto nella gara contro la Vibonese. È il meno pericoloso del trio offensivo
Brunori 6: Non riesce mai a rendersi realmente pericoloso, ma si inserisce bene tra gli spazi e come al solito non demerita. Manca la brillantezza mostrata in altre occasioni
I subentrati
Valente 6: Una prestazione senza infamia e senza lode: fa il suo senza brillare come la maggior parte dei suoi compagni
Peretti 4,5: Il difensore entra per infoltire il reparto arretrato dopo l’espulsione di Doda, ma poco dopo commette il fallo in area di rigore che costa il pari ai rosa. La prestazione viene macchiata dall’episodio, anche se quest’ultimo è dubbio
Odjer 5,5: Il centrocampista viene inserito per dare qualità al reparto di mezzo e fa il suo lavoro, ma non riesce in alcun modo ad incidere
Soleri 5,5: Il bomber della panchina in questa occasione non riesce ad essere determinante come in altre, anche se con qualche giocata dà un barlume di speranza ai compagni
Crivello s.v.: Il suo match dura dieci minuti che valgono oro, dato che rientra da un lungo periodo fuori rosa. Una prestazione più simbolica che altro: ci saranno altre occasioni per dare mostra delle sue qualità.
Chiara Ferrara