Il 17 dicembre militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Trapani, hanno dato esecuzione al decreto di confisca di beni, emesso dal Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di Scalia Rosario, 49enne di Partanna.
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L’odierno provvedimento – consiste nella confisca di beni per equivalente fino a 180.000 € e nello specifico beni immobili, terreni, beni aziendali, conti correnti e depositi a risparmio. Le risultanze investigative scaturiscono in ordine alla sperequazione fra beni posseduti e reddito dichiarato da Scalia, già condannato alla pena di anni 20 di reclusione (sentenza confermata in appello) per concorso nell’omicidio di Lombardo Salvatore (commesso a Partanna il 21.05.2009).
Secondo quanto stabilito dall’accusa, Rosario Scalia avrebbe avuto il compito di informatore del mandante dell’omicidio. In questo senso, Scalia avrebbe comunicato degli spostamenti svolti del pastore, poi ucciso in seguito per avere rubato un furgone carico di merce del supermercato Despar. Questo, era sotto la gestione da un uomo ritenuto vicino al boss Matteo Messina Denaro.