PALERMO – Si sblocca l’ammissione a finanziamento della misura di “Ripresa Sicilia” ideata dalla Regione. Si tratta delle prime aziende ammesse alle agevolazioni concesse dall’avviso pubblico.
Ad oggi sono le prime ammissioni, per un totale di quasi 20 milioni di euro. In particolare, la cifra si distingue in due parti: da un lato, un contributo a fondo perduto, per circa la metà dei fondi totali, dall’altra parte un mutuo agevolato a tasso zero della durata massima di 12 anni.
L’elenco è stato pubblicato sia sul sito dell’assessorato regionale delle Attività produttive, sia sul sito dell’Irfis, l’istituto di credito che concede le agevolazioni e analizza le istanze.
In totale l’avviso mette a disposizione 36 milioni di euro, di cui 20 milioni a valere su risorse del Poc 2014/2020 e 16 milioni a valere su risorse del Fsc 2021/2027.
Le istanze sono state presentate nell’arco temporale compreso tra il 5 e il 27 aprile scorsi valutate con una procedura a sportello.
Obiettivo del bando, secondo le intenzioni del governo regionale, è di contribuire alla crescita e allo sviluppo delle imprese siciliane, per recuperare il terreno perduto e superare la crisi determinata prima dalla pandemia e poi dai recenti aumenti dei costi energetici e delle materie prime dovuti alla guerra russo-ucraina.
Destinatarie della misura sono le piccole e medie imprese con sede legale o operativa in Sicilia, sia in forma singola che associata ad altre imprese (complessivamente tre aziende), per la realizzazione di un programma di spesa che vada dai 400 mila euro a non oltre 5 milioni.
Fra le idee imprenditoriali ammesse, quelle integrate con progetti di ricerca e sviluppo a sostegno della valorizzazione economica dell’innovazione e dell’industrializzazione dei risultati della stessa ricerca, ma anche interventi per nuove tecnologie o soluzioni innovative nei processi, nei prodotti/servizi e nell’organizzazione. Resta in carico al beneficiario il cofinanziamento per un importo non inferiore al 25% di spesa ammissibile da immettere tramite apporto di mezzi propri e finanziamento bancario non agevolato.
In dettaglio, potranno essere effettuati investimenti per opere murarie e ristrutturazione, nonché per l’acquisto di immobili esistenti, nella misura massima del 30% del programma di spesa ammissibile; i fondi copriranno anche le spese per la progettazione e direzione lavori nel limite del 6% delle opere murarie ammissibili.
Ancora, si potranno acquistare macchinari, impianti e attrezzature necessari al ciclo produttivo dell’impresa, compresi i mezzi mobili funzionali al ciclo di produzione, che possono permettere di introdurre innovazioni di processo o di prodotto.
Si potrà procedere anche alla formazione specialistica del personale, nella misura massima del 20% del programma di spesa ammissibile, necessaria per l’introduzione di macchinari, attrezzature, impianti innovativi, software e soluzioni tecnologiche. Con i fondi ricevuti si potranno sostenere consulenze specialistiche, nella misura massima del 5% del programma di spesa ammissibile e i costi per programmi di internazionalizzazione, di marketing, e-business, per creare un mercato e incrementare le vendite in Italia e all’estero.
Le agevolazioni non sono cumulabili con altri finanziamenti pubblici nazionali, regionali o comunitari per le stesse spese ammissibili. Il bando prevede la collaborazione dell’assessorato con l’Irfis, una società partecipata al 100% dalla Regione Siciliana.
L’ente si occupa della concessione di finanziamenti ad imprese e società in qualunque forma, a consorzi, enti, organismi di servizi alle imprese e soggetti privati; può procedere all’acquisto di crediti a titolo oneroso, e rilasciare garanzie e fideiussioni, e ogni altra forma di rilascio di garanzie e di impegni di firma.