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Patroni Griffi “Giudici si guadagnino rispetto con etica”

ROMA – “Sul caso Bellomo, il Consiglio di Stato ha agito tempestivamente, nei tempi più rapidi previsti dall’ordinamento; ben prima che fosse avviato il processo penale. L’organo disciplinare della giustizia amministrativa ha ritenuto che i comportamenti del consigliere Bellomo ledessero il prestigio e offuscassero l’immagine della magistratura agli occhi dei cittadini che devono preservare la massima fiducia. Ma c’è anche un discorso di etica pubblica che il magistrato deve avere ben presente, perché i giudici si devono guadagnare il rispetto”.

Il richiamo all’etica pubblica del presidente del Consiglio di Stato, Filippo Patroni Griffi, arriva all’indomani della condanna ad 11 anni, in primo grado, del consigliere Nicola Russo per corruzione in atti giudiziari “se confermato fino al giudizio definitivo, si tratta di un fatto gravissimo, perché i cittadini hanno il diritto di essere giudicati da un giudice terzo e imparziale”.

E da Patroni Griffi arriva anche un richiamo ad “un’etica pubblica fatta di preparazione professionale, capacità di ascoltare tutte le parti, umiltà nel giudicare sapendo di incidere nella vita delle persone. E poi un comportamento corretto in pubblico e anche in quella parte di vita privata capace di rifluire nel pubblico, come ammoniva Bertrand Russell”.