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Pd, a Palermo primo incontro per i sostenitori di Elly Schlein

L’appuntamento per i sostenitori di Elly Schlein a Palermo è fissato per il 17 dicembre alle 18,30 al Centro Xinergie in piazza Sant’Anna 3, luogo simbolico dell’impegno culturale dal basso che racchiude il lavoro di 30 associazioni della città. L’appello firmato dal mondo dell’associazionismo, da militanti del pd, da giovani precari, dal mondo della cultura, della scuola, dell’arte e dello spettacolo ha riscosso in pochi giorni un grande interesse.

L’incontro sarà un momento di narrazione “collettiva” delle esperienze più virtuose della città di Palermo, ma anche una necessità di confronto sulle difficoltà legate al mondo del lavoro, sul caro bollette, sul precariato esistenziale prima che lavorativo, sulla nuova Legge di bilancio del Governo Meloni che non prevede misure per il mezzogiorno e colpisce i più deboli e soprattutto le donne. “Da Palermo parte un’idea di partito, ma soprattutto di società a sostegno della candidatura di una donna con le idee chiare sui temi e sui tempi che viviamo, segnati dall’incertezza sul futuro. Bisogna unire le lotte per la giustizia sociale e ambientale assieme ad una visione condivisa: ecologica, progressista e femminista assieme” -queste le parole di Mari Albanese, insegnante e scrittrice, impegnata da anni nei movimenti antimafia e prima firmataria dell’appello a sostegno della Schlein. La candidata alla guida del pd sarà in collegamento con il gruppo palermitano per iniziare a gettare le basi per un’idea di partito aperto e condiviso coi movimenti e con la società civile.

“Abbiamo scelto di dar voce ai giovani precari, alla scuola, al mondo dell’imprenditoria green, a chi ha deciso di rimanere in Sicilia nonostante mille difficoltà. Alle donne alle quali è sottratto il tempo per occuparsi di politica e di sé stesse. È un invito alla mobilitazione collettiva per un futuro più giusto e in equilibrio col pianeta. In Sicilia poi il tema dirimente rimane quella della cultura della legalità. Il partito democratico deve porsi la questione meridionale che è soprattutto una questione nazionale” aggiunge Mari Albanese.