Politica

Pd, Miceli eletto alla segreteria nazionale: “Superare le competizioni locali”

Riportare serietà e senso delle istituzioni al centro del confronto politico.
è la via da percorrere per il deputato siciliano Carmelo Miceli, eletto alla segreteria nazionale del Partito democratico con delega alla sicurezza. Miceli, avvocato penalista di Ribera, ma residente a Palermo, è deputato del Pd alla Camera e componente delle commissioni Giustizia e Antimafia. Inoltre è tra i promotori dell’intergruppo parlamentare per il Mezzogiorno.

“Ringrazio il segretario Zingaretti per la fiducia accordatami – dice il parlamentare – e la squadra di Base riformista che mi ha consentito di ricoprire questo ruolo importante”.
L’obiettivo per Miceli è “ridare serietà e riportare al valore istituzionale la parola sicurezza. Ritengo che le Istituzioni siano state minate e continuino ad essere minate dalle irresponsabilità di Salvini – sostiene – e serve uno sforzo corale anche per rialzare il livello della discussione globale”.
Riguardo allo sviluppo del Mezzogiorno il deputato afferma: “Il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Giuseppe Provenzano ha presentato un piano per il Sud e, secondo me, la clausola dell’attuazione vera del 34% della spesa può finalmente consentire di colmare un gap non indifferente tra il Nord e le regioni del Sud, la Sicilia in particolare. Inoltre, il lancio dell’Agenda Sud 2030 in termini di miglioramento dell’istruzione e la possibilità di immaginare scuole a tempo piano anche in Sicilia può servire a far crescere l’Isola. Completato il ciclo scolastico, infatti, tra un alunno del Sud e un alunno di Milano il gap è di alcuni anni, a parità di frequenza, ed è imputabile in particolare alla mancanza del tempo pieno.Il ministro Provenzano fa bene quindi a legare lo sviluppo del Mezzogiorno all’efficientamento del servizio scolastico e del livello di istruzione in generale”.

La connettività è l’altro sistema su cui puntare. “Intendo – dichiara Miceli – non solo la dotazione infrastrutturale di fibra e hardware che consentono al Sud la connessione al resto del mondo, ma anche le infrastrutture materiali. In Sicilia abbiamo bisogno di investimenti in strade, porti, aeroporti, però con una logica che ci consenta di superare le competizioni a livello locale. Abbiamo il dovere di invertire questo andazzo”.

Giovanna Naccari