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Pedofilia, inchiesta in Gran Bretagna: testimonianze di 6.200 vittime. Coinvolti uomini della Chiesa e della politica

È stato pubblicato oggi, dopo sette anni di indagini in Inghilterra e Galles durante i quali sono state raccolte le testimonianze di 6.200 vittime, il rapporto dell’Independent Inquiry into Child Sexual Abuse. Il documento sottolinea che l’abuso sessuale sui minori è “un’epidemia” in Gran Bretagna, che colpisce milioni di vittime, con “atti vili e orribili nascosti per decenni, poiché le istituzioni e i politici hanno dato priorità alla reputazione piuttosto che al benessere dei giovani”. “Non si tratta solo di un’aberrazione storica accaduta decenni fa – precisa la coordinatrice del lavoro riportato dai media vaticani – ma di un problema in costante aumento”.

L’IICSA è stata istituita nel 2015 dopo una serie di scandali di abusi sessuali su minori che hanno coinvolto figure di alto profilo. L’inchiesta ha inoltre portato alla luce anche abusi nella Chiesa cattolica, la Chiesa d’Inghilterra e il centro politico britannico di Westminster. La Chiesa anglicana è stata condotta a scusarsi per “non aver protetto” le vittime dei preti pedofili. “Secondo il rapporto,- come riferiscono i media Vaticani- politici, leader ecclesiastici ed enti locali di assistenza sociale hanno ignorato e coperto attivamente le accuse per proteggere i colpevoli e la reputazione, mentre la polizia ha mostrato un’indebita deferenza nei confronti di coloro che fanno parte della vita pubblica“.

La Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles ha assicurato che non si fermerà l’impegno nel “rendere la vita e il lavoro della Chiesa sicuri in tutto. È importante per noi offrire nuovamente scuse senza riserve a tutti coloro che sono stati feriti dagli abusi nella Chiesa cattolica romana in Inghilterra e Galles e riaffermare il nostro impegno per il continuo perfezionamento e miglioramento del nostro lavoro di salvaguardia per proteggere tutti i bambini e i vulnerabili”.