Tre arresti nell’ambito di un’operazione di contrasto alla pedopornografia. Figurano tra i fermati un prete e un appartenente alle forze dell’ordine. In queste ore la Polizia è impegnata in tutta Italia nell’esecuzione di 33 decreti di perquisizione delegati dalla Procura della Repubblica di Torino dopo oltre 6 mesi di indagini svolte anche in modalità sotto copertura. Sono 29 le persone denunciate a piede libero per divulgazione e pubblicizzazione di materiale realizzato mediante sfruttamento di minori online. Persone che hanno diversa età, condizione lavorativa, ubicazione geografica: professionisti, operai, studenti.
In particolare l’indagine si è concentrata sull’attività di un utente che, comunque interessato al procacciamento di materiale pedopornografico, pubblicava su gruppi ristretti informazioni e tracce informatiche carpite nell’interazione con altre identità virtuali, di fatto svolgendo l’improbabile ruolo di “giustiziere”.
Nell’indagine le perquisizioni personali, locali e sui sistemi informatici, emesse dalla Procura Distrettuale di Torino, hanno portato al sequestro di telefonini, tablet, hard disk, pen drive, computer e account di email e profili social. Durante le perquisizioni sono stati altresì rinvenuti gli account utilizzati dagli indagati per la richiesta del materiale pedopornografico, e in taluni casi ingente quantitativo di materiale illecito custodito sui supporti informatici sottoposti a sequestro.