Economia

Pensione anticipata, come funziona e cosa cambia nel 2025?

L’approvazione del Ddl collegato al Lavoro porterà all’entrata in vigore di nuove scadenze per la presentazione delle domande per la pensione anticipata 2025 con l’Ape Sociale e Quota 41.

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Nel dettaglio, vengono equiparati i termini per la richiesta di accesso a queste due prestazioni, prevedendo tre tranche per entrambe. Per accedere a Quota 41 e all’Ape Sociale, la domanda andrà presentata domanda entro il 31 marzo di ogni anno. In alternativa, potrà essere inviata entro il 15 luglio o non oltre il 30 novembre.

Ovviamente, è bene specificare che le domande potranno essere accolte solo se l’esito del previsto monitoraggio è positivo. Ciò significa che devono risultare ancora risorse finanziarie residue, per cui è consigliabile presentare domanda già entro il 31 marzo. Questo porterebbe ad avere maggiori possibilità che la propria richiesta di pensione anticipata venga accolta nel 2025

Pensione anticipata 2025: cos’è Quota 41

Al momento per ottenere il pensionamento anticipato con Quota 41 bisogna presentare domanda entro il 1° marzo di ogni anno. La seconda tranche, prevista solo nel caso di adeguata copertura finanziaria, termina a fine novembre. Con l’approvazione del Ddl, invece, le scadenze vengono riviste: la prima viene spostata a fine marzo mentre se ne aggiunge una intermedia fissata al 15 luglio.

Nello specifico, Quota 41 è la misura che consente l’accesso al pensionamento con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica. Si configura quindi come un’alternativa alla pensione anticipata 2025, per la quale invece sono necessari rispettivamente 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Quota 41, però, non va bene per tutti, ma è riservata ai lavoratori precoci, ossia coloro che al compimento dei 19 anni di età avevano già 12 mesi di contribuzione. Inoltre, Quota 41 è riservata ai lavoratori che rientrano nei profili che necessitano maggior tutela, che appartengano dunque ad una delle seguenti categorie:

  • disoccupati che da almeno 3 mesi hanno cessato di percepire l’indennità di disoccupazione:
  • invalidi civili (con percentuale di almeno il 74%);
  • caregiver (da almeno 6 mesi);
  • addetti ad attività gravose o usuranti.

Ape Sociale: cos’è e come ottenerla

Un secondo metodo per ottenere la pensione anticipata, anche nel 2025, è l’Ape Sociale. Più che una pensione anticipata, l’Ape Sociale si configura come un anticipo pensionistico: è, infatti, uno strumento con cui si può smettere di lavorare in anticipo percependo una rendita. Questa, dunque, non è una vera e propria pensione, cosa che scatterà solo al raggiungimento dell’età pensionabile.

Le scadenze per presentare domanda di Ape Sociale attualmente non sono diverse da quelle previste dalla nuova legge. Ciò che accomuna, dunque, l’Ape Sociale e Quota 41 sono la tipologia di lavoratori cui si rivolgono. Anche questa misura, infatti, è prevista solo per coloro che appartengono a uno dei profili meritevoli di tutela sopra citati.

Per accedere a questa misura e ricevere la pensione anticipata 2025 bisogna aver compiuto 63 anni e 5 mesi di età. Inoltre, è necessario che il lavoratore abbia maturato almeno 30 anni di contributi, 36 nel caso dei gravosi. Il lavoratore che entro la fine dell’anno conta di soddisfare questi requisiti può, dunque, presentare domanda per l’Ape Sociale entro il 31 marzo. Come per Quota 41, la richiesta può essere fatta anche entro il 15 luglio o il 30 novembre, fermo restando la verifica delle risorse finanziarie.