Economia

Pensioni, nuove detrazioni con la riforma fiscale: ecco quanto si pagherà

La riforma fiscale promossa dal Governo Meloni e approvata recentemente in Consiglio dei ministri toccherà anche le pensioni, con milioni di cittadini che attendono di sapere quanto dovranno pagare di tasse.

L’obiettivo dell’esecutivo è quello di raggiungere la cosiddetta “equità orizzontale”, principio secondo il quale tutti i soggetti con pari reddito debbano essere chiamati a contribuire alla stessa tassazione, indipendentemente dall’attività che viene svolta.

Pensioni e riforma fiscale, cosa dice il testo

L’intenzione del Governo è espressa nell’articolo 5 contenuto nella bozza della forma fiscale. In particolare, le linee di azione sull’Irpef sono tre e prevedono altrettanti scenari ben definiti per lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati.

Riforma fiscale, le linee di azione previste

La prima linea di azione prevede che dovrà essere applicata “la progressiva applicazione della medesima area di esenzione fiscale e del medesimo carico compositivo, indipendentemente dalla natura del reddito prodotto, con priorità per l’equiparazione tra redditi di lavoro dipendente e redditi di pensione“.

Attualmente, infatti, nel confronto tra i pagamenti Irpef di un lavoratore dipendente e di un pensionato, esiste uno “squilibrio” a favore dei primi. Con questi intervento lavoratori e pensionati andrebbero a pagare la stessa cifra, favorendo questi ultimi.

Con la seconda linea di azione, invece, verrebbe data ai lavoratori dipendenti la possibilità di dedurre le spese sostenute per la produzione del reddito. La terza e ultima linea di azione riguarda i lavoratori autonomi che possono dedurre i contributi previdenziali. Questi, comunque, non andrebbero ad abbattere il reddito complessivo, parametro utilizzato per l’applicazione di ulteriori detrazioni.

Riforma fiscale, verso flat tax per tutti

Il Governo, inoltre, ha intenzione di applicare la cosiddetta flat tax, vale a dire la stessa aliquota per tutti, con la riduzione della pressione fiscale. L’obiettivo dell’esecutivo è quello di raggiungere la flat tax entro il termine della legislatura, così come ribadito dal viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo (Fratelli d’Italia).