Fatti

Perché il team di esperti cinesi è arrivato dal Sichuan?

Il 12 marzo, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dichiarato: “L’Italia sta attraversando un momento difficile, la nostra esperienza di contrasto alla diffusione del Coronavirus sarà probabilmente utile per tutti i Paesi della Ue. L’Italia si attende, a buon diritto, quantomeno nel comune interesse, iniziative di solidarietà, e non mosse che possono ostacolarne l’azione”.

Una dichiarazione affatto semplice, la seconda nell’arco di poco. Non molto tempo fa, infatti, in risposta alle divergenze d’opinione dei diversi partiti politici, il Presidente ha chiesto l’unità del Paese nella battaglia contro il virus; questa volta si è rivolto all’Unione Europea, rimproverando il suo atteggiamento inerme e discriminatorio di fronte al dilagare dell’epidemia nel nostro Paese.

A livello internazionale, l’Italia sta subendo lo stesso trattamento che la Cina ha ricevuto nella fase iniziale dell’epidemia: tutti credevano che il virus fosse nato a Wuhan e in ogni Paese del mondo i cinesi sono stati discriminati, insultati, persino aggrediti.

Si può dire che la prima nazione europea a discriminare l’Italia sia stata la Francia. Il programma tv satirico Groland, che va in onda su una pay tv francese, ha trasmesso uno sketch in cui un pizzaiolo dall’aspetto malaticcio tossisce mentre inforna una “pizza Corona” dai colori della bandiera italiana. Non ha tardato ad arrivare la reazione indignata del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che ha definito lo spot “vergognoso e inaccettabile”. Pochi giorni dopo, l’ambasciata italiana in Francia ha ricevuto le scuse della rete televisiva.

In Italia la situazione epidemiologica continua a peggiorare, tanto che molti Paesi europei hanno chiuso le frontiere. Inizialmente l’Italia aveva chiesto aiuto all’Europa, ma a oggi non è arrivato alcun supporto materiale. L’ambasciatore italiano presso l’Unione europea, Maurizio Massari, ha affermato che la crisi sanitaria del nostro Paese non è solo un problema italiano, ma dell’Europa intera.

Anche Alberto Bradanini, ex ambasciatore italiano in Cina, ha criticato l’operato dell’Ue: “Ciò che è mancato sono la solidarietà e il coordinamento da parte della cosiddetta Unione europea, la quale entra in azione solo quando sono in gioco gli interessi tedeschi (Germania e Francia hanno persino impedito che l’Italia acquistasse mascherine nei loro Paesi)”.

L’11 marzo l’America ha bloccato il traffico aereo e marino verso tutta l’Europa, a esclusione dell’Inghilterra. L’Italia è stata la prima a interrompere i collegamenti con la Cina: di conseguenza, ora si ritrova isolata dall’America, dall’Europa e dalla Cina, sola nella lotta contro il virus.

Il 9 marzo il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha chiesto aiuto al suo corrispettivo cinese Wang Yi. La Cina ha risposto inviando immediatamente in nostro soccorso un team di nove esperti e 31 tonnellate di materiali per fronteggiare l’epidemia, arrivati il 12 marzo a Roma direttamente da Shanghai. Gli esperti giunti dalla Cina hanno appena terminato il loro lavoro di assistenza a Wuhan, un’esperienza devastante. Tuttavia, hanno coraggiosamente deciso di venire in Italia, rischiando di nuovo di contrarre il virus.

L’arrivo del team di specialisti e dei materiali di supporto ha portato grande sollievo agli italiani; gli immigrati cinesi che vivono qui hanno invece sentito la forza della madrepatria atterrare insieme agli aiuti. Tuttavia, in Cina sono in molti a non comprendere questa mossa, preoccupati dalla situazione precaria in cui versa ancora il Paese: per esempio, le mascherine sono ancora difficilmente reperibili, perché andare ad aiutare un’altra nazione?

Inviati i soccorsi all’Italia, molti media cinesi hanno menzionato i cinquant’anni di storica amicizia tra i due Paesi, ricordando tutto il supporto che l’Italia ha dato alla Cina nelle situazioni di emergenza nel corso degli anni. Nel 1988, l’Italia contribuì alla costruzione del più grande centro di primo soccorso nella provincia del Sichuan, una struttura il cui ruolo è stato fondamentale per i successivi 30 anni. Nel 2008, quando nel Sichuan si verificò un fortissimo terremoto, l’Italia inviò sul posto un team di 14 esperti in primo soccorso. Lavorarono per mesi per salvare i feriti, e alla fine 900 persone furono dichiarate fuori pericolo grazie al loro aiuto. Quando l’epidemia ha iniziato a circolare nello Hubei, per garantire provviste a ogni città della provincia il governo centrale ha fatto in modo che ogni provincia si occupasse di supportare una città. Allo stesso modo, per affrontare la diffusione dell’epidemia a livello internazionale il governo cinese ha elaborato un piano per supportare i Paesi in difficoltà, per esempio assegnando il Sichuan all’Italia, Shanghai all’Iran, il Guangdong all’Iraq, il Jiangsu al Pakistan. Probabilmente, per l’Italia è stato scelto il Sichuan proprio per l’aiuto ricevuto durante il terremoto del 2008. Proprio come l’epidemia in Cina non riguardava solo la Cina, la crisi in Italia non è solo un problema italiano: tutto il mondo è unito dallo stesso destino.

In un momento di crisi assoluta come questo, cercare la provenienza del virus per incolpare un Paese e il suo popolo non serve a nulla. Ovunque sia nato il virus, si tratta di una zona colpita da un disastro, di un Paese che ha bisogno del massimo supporto. Se ora ci prendiamo gioco delle disgrazie altrui, alla fine verremo puniti. La Cina e l’Italia sono i due Paesi più colpiti dall’epidemia rispettivamente dell’Oriente e del mondo Occidentale. La nostra cooperazione svolgerà sicuramente un ruolo decisivo nella vittoria del mondo intero contro questo nuovo coronavirus.

Per concludere, riporto le parole dell’ex ambasciatore italiano in Cina Bradanini: “L’evoluzione dell’epidemia in Italia sta seguendo un percorso simile a quanto avvenuto in Cina. È necessario che la diffusione del contagio raggiunga il picco, solo allora il numero dei casi si ridurrà. Oggi, occorre aver pazienza e collaborare con le istituzioni. Cina e Italia, nonostante le diversità tra i due sistemi politico-istituzionali, hanno agito in forma simile. Certamente l’Italia avrà maggiori difficoltà ad attuare le misure di controllo della popolazione e del contenimento del contagio. Tuttavia, l’attitudine della popolazione italiana, secondo quello che stiamo vedendo nei primi giorni di attuazione delle misure restrittive, è di cooperazione e comprensione dell’importanza di rispettare le disposizioni del governo, per il bene della salute di tutti. Certamente, credo che gli uomini possano raggiungere obiettivi straordinari quando decidono di applicarvisi con empatia e rispetto etico del bene comune. I cinesi, posti di fronte alle restrizioni decretate dal governo e alla necessità di contenere la diffusione del virus, hanno dimostrato al mondo intero di essere un popolo attento agli interessi di tutta la società e del loro paese. Anche l’Italia dunque, in questo caso, dovrebbe imparare dalla Cina, ferme restando le differenze di natura politica e istituzionale tra i due Paesi”.

Questo virus è un nemico comune, e mai come oggi c’è bisogno che tutti i Paesi collaborino con spirito umanitario.



中国救援队为何来自四川

3月12日,意大利总统马泰雷拉发表讲话,他谈到:“意大利正在经历一个艰难时期,
我们对遏制冠状病毒传播的经验也许对欧盟所有国家都有益处。因此,至少为了共同的利益,我们号召大家团结一致,而不是在此时采取妨碍行动。”
。意大利总统轻易不发言,近期则两次发表演说。不久前是针对政府各党派意见分歧而号召国团结一致,共同对付冠状病毒,这次则因为欧盟对意大利疫情的袖手旁观而发声。
。意大利正经历中国疫情爆发初期国际上对中国的态度,认为武汉是病毒的源头,
全世界各国都出现对海外华人的歧视甚至侮辱的言论,甚至暴力行为。
。欧洲对意大利的歧视可以说最早出现法国。法国网络电视台的讽刺节目《格鲁兰》
(Groland)中,用一个满脸病容的厨师一边咳嗽,一边做了一张代表意大利三色国旗的披萨饼。意大利外长路易吉•迪马约对这个讽刺广告大为震怒,称其“品味卑劣,让人无法接受”。几天后,该电视台向意大利驻法国大使馆提交了道歉信。
。意大利的疫情不断升级,几个欧洲邻国向意大利关上边境的大门。意大利最先向欧盟提出救援,至今没有得到实际的救援物资。意大利驻欧盟大使马萨里发表署名文章,
谈到新冠病毒危机不仅仅是某个国家的事,它是一场“欧洲危机”。
意大利驻中国前大使白达宁对欧盟的做法提出批评:“缺少的是所谓的欧盟的团结与协调,只有在德国的利益受到威胁时,欧盟才会团结与和谐。更不可思议的是,
德国和法国甚至阻止意大利在其国家购买口罩。”
。3月11日,美国关闭了除英国以外欧洲的通航。而意大利自己又是最早与中国关闭通航的国家。如此,意大利被美国孤立,被欧盟孤立,自己又与中国隔离, 独自挣扎在病毒肆虐下。3月9日,迪马约外长与中国外交部部长王毅通话,寻求帮助。
中国立即组成一个由9名专家的援助小组,3月12日带着31吨抗疫急需物资,
由上海启程到达罗马。这些专家刚刚结束在武汉一线的抢救工作,富有经验,
冒着再一次被感染的危险来到意大利。
。对中国到来的援助小组和大批急用物资,意大利民众欢欣鼓舞,
旅意华侨也感受到来自祖国的力量。但是在中国也有民众对此援助不理解,
说自己的国家还非常困难,购买口罩依旧困难,为什么去援助他国?
。在七十年代,中国还非常贫穷的时候就援助非洲,除了派遣医疗队,
还帮助修建铁路和体育场等。而且,中国对朋友的帮助永远不忘,有句俗话说:滴水之恩涌泉相报。在救援专机到达意大利的第二天,3月13日,很多中国媒体刊登意大利与中国50年的友谊历史,罗列了各个历史事件中意大利对中国的支持。1988年意大利捐助四川建立了最大型的急救中心,30年来一直发挥很好的作用。尤其在2008年四川汶川地震时,意大利派了14名急救专家,
在四川绵阳市为抢救伤员工作了几个月,约900名伤员在意大利的专家指导下生命转危为安。意大利是第一支到达四川的外国援助专家团队,并派出飞机运送救灾物资。
。在湖北省疫情泛滥时,为保证湖北各个城市的供给,中央安排每个省救助一个市。同样,面对国际疫情的传播,中国政府对需要援助的国家也做了安排,例如四川对意大利,上海对伊朗,广东对伊拉克,江苏巴基斯坦。大概因为意大利对四川的贡献,所以这次来到意大利的援助小组来自四川省,医生们都是自愿报名。有个女医生的孩子对她说:“妈妈,去吧!我为你骄傲!”
。正如中国疫情不仅是中国的事,意大利疫情也不仅仅是意大利的灾难,全世界已经成命运共同体。此时,最不该指责病毒来自哪里,在危急时刻还让这个国家及人民蒙受侮辱。疫情产生在哪里,哪里就是灾区,就是最需要帮助支持的地方。如果此时拿别人的灾难开涮,
最终自己一定会受到惩罚。
。中国与意大利是东西方两个疫情最严重的国家,我们的携手必将对战胜新冠病毒在世界的传播起到决定性的作用。在此以意大利前驻华大使白达宁的话作为结束语:“冠状病毒传播速度与中国相似。
感染的传播必须达到高峰,然后感染的数量再减少。今天,需要耐心, 需要民众与政府合作。尽管中国和意大利两个政治制度体系之间存在差异,
但他们的抗疫行为方式却相似。当然,意大利在实施控制人流以遏制传染的措施方面面临的困难更大,但是根据我们在采取应对措施的第一天所看到的,意大利人民的态度是合作的,
他们明白为了所有人的健康,遵守政府法规非常重要。当人们为了共同的利益,
以同理心和对道德的尊重约束自己时,人们就可以实现非凡的目标。为遏制病毒传播政府及时颁布限令,中国人向全世界做了榜样。因此,在这种情况下,意大利也应该向中国学习,
而这种学习对两国之间的政治和体制差异没有任何影响。”
。冠状病毒是全世界共同的敌人,国际合作及人道主义精神在此时显得格外重要。