Cronaca

Peste suina, aumentano i casi in Italia, i rischi per l’uomo

Salgono a 15 i casi di peste suina in Liguria. Lo spiega in una nota il vice presidente e assessore all’allevamento della Regione Liguria, Alessandro Piana. “Sono 5 le carcasse esaminate nelle ultime 24 ore – sottolinea Piana – di cui una localizzata a Mignanego è risultata positiva. Salgono dunque a 15 i casi positivi totali dall’inizio del monitoraggio e, in questa mattinata, ci è stata segnalata un’altra carcassa nello stesso areale che sembra portare i segni della peste suina, su cui sono in corso le analisi”.

“Tra poche ore – aggiunge l’assessore ligure – si terrà il nuovo tavolo tecnico per aggiornare le linee strategiche sul contrasto e l’eradicazione dell’epidemia, mentre i tecnici e i volontari qualificati continuano a lavorare a pieno ritmo. Ricordo – conclude – che le nostre carni sono super controllate e sinonimo di garanzia sanitaria: il nostro dovere è quello di sostenere il settore contro diffidenze ingiustificate”.

La malattia

La  malattia è altamente infettiva e la trasmissione può avvenire in diversi modi. I suini e i cinghiali si contagiano fra loro attraverso il semplice contatto con animali infetti che pascolano o vivono all’aperto. Un altro veicolo è rappresentato dall’ingestione di carni o prodotti a base di carne di animali infetti: scarti di cucina, broda a base di rifiuti alimentari e carne di cinghiale selvatico infetta (comprese le frattaglie). La malattia non presenta un rischio per l’uomo in quanto non è trasmissibile né attraverso il contatto diretto con animali malati, né tramite alimenti di origine suina.