Piano di Zona, per Siracusa 1 milione e 200mila euro

SIRACUSA – Sono in tutto cinque le azioni finanziate dalla Regione Siciliana in favore del Comune di Siracusa nell’ambito della legge 328.

Inseriti nel “Piano di Zona 2019/2020” del Distretto socio sanitario 48, i progetti finanziati ammontano complessivamente a circa 1.200.000 euro.

I contenuti delle cinque azioni sono stati illustrati, nel corso di un incontro tenutosi presso l’Urban Center, dal sindaco, Francesco Italia, e dall’assessore comunale alle Politiche sociali, Concetta Carbone.

La parte più cospicua, ammontante a circa 750 mila euro, è assegnata all’Azione1 che avrà come destinatari i minori appartenenti a famiglie problematiche, quelli sottoposti a provvedimenti civili dell’Autorità Giudiziaria, ed i minori sordi. Gli interventi raggiungeranno 30 nuclei familiari che, in tal modo, potranno usufruire di interventi di sostegno educativo – scolastico, promozione e inclusione sociale, aggregazione culturale, consulenza e sostegno psicologico.

Una parte riguarderà il cosiddetto “Spazio neutro e diritto di visita” nei casi di figli di genitori separati: obiettivo la tutela del minore nei rapporti con i propri genitori. Poi vi sono i fondi destinati all’Assistenza domiciliare inabili (Adi) rivolta ai disabili beneficiari della Legge 104 che potranno usufruire del servizio domiciliare per le prestazioni a carico del Comune, ad integrazione di quelle erogate dall’Asp. Per questa azione saranno disponibili 215 mila euro.

Due azioni, per complessivi 120 mila euro, sono destinate invece ai disabili psichici per l’attivazione di interventi socio sanitari integrati e per l’accesso ad 1 “Gruppo appartamento” di quattro unità, che andrà ad aggiungersi ai due finanziati con il Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Infine l’ultima azione, per oltre 100 mila euro, che servirà all’attivazione di 20 nuovi tirocini di formazione, inserimento o reinserimento lavorativo finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione di altrettanti beneficiari.

“Un risultato straordinario – hanno dichiarato il sindaco Italia e l’assessore Carbone – che premia l’attività di programmazione del Comune e nuovi fondi che vanno ad integrarsi a quelli che arriveranno grazie ai finanziamenti dal Pnrr. Una risposta concreta a favore delle fasce più deboli e svantaggiate alle quali guardiamo con grande attenzione. Non solo in termini di semplice assistenza sociale ma anche con finalità di integrazione ed inclusione come dimostrano i 20 tirocini formativi finanziati”.

A spiegare l’istituto dei “tirocini di inclusione sociale” è stata Giovanna Oddo dell’equipe socio psico pedagogica del Comune, presente con il dirigente di settore Adriana Butera.

“I tirocini – ha detto Oddo – costituiscono una misura strategica tendente a favorire l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate prese in carico dai servizi sociali o dai servizi sanitari di un territorio e poi avviate presso aziende che ne hanno fatto richiesta”.

“Si tratta di uno strumento già utilizzato per favorire e promuovere opportunità di integrazione e reinserimento sociale di persone che versano in uno stato di emarginazione o di grave disagio economico. Non semplice assistenza – hanno concluso i due Amministratori- ma un avvio al lavoro per persone svantaggiate che dovranno dimostrare la voglia di sapersi riscattare”.

A conferma del successo di questa esperienza, all’incontro hanno presenziato anche i sei beneficiari del precedente tirocinio di inclusione sociale che già svolgono la loro attività in aziende del territorio.