Ragusa

Un “piano luci” per valorizzare i tesori di Ragusa

RAGUSA – Valorizzare i monumenti con un apposito “piano luci”. È questo il provvedimento approvato qualche giorno fa dal Consiglio comunale del Comune di Ragusa, grazie a un atto di indirizzo presentato dal consigliere comunale Giovanni Gurrieri.

L’idea è quella di rivalutare tutti i monumenti del territorio ragusano ma anche regolamentare il più possibile l’utilizzo di specifiche cromature per illuminare anche i palazzi privati. “Stop a luci bianche mescolate a quelle gialle o addirittura – ha sottolineato il consigliere Gurrieri – ad arbitrari utilizzi di fasci colorati che, anche nel centro storico di Ragusa superiore, sono stati utilizzati per illuminare alcuni edifici con invece il celato obiettivo di far pubblicità ad una specifica attività commerciale”.

Nato inizialmente come un emendamento all’atto che stava esitando il massimo consesso cittadino riguardante lo studio di dettaglio delle unità abitative in centro storico, il documento presentato dal consigliere Gurrieri è stato trasformato poi in un atto di indirizzo che impegna l’Amministrazione comunale a redigere un apposito studio e regolamento per dotare soprattutto il cuore della città di un “piano luci” che valorizzerà opportunamente i monumenti.

“Abbiamo dei tesori monumentali che in molti ci invidiano – ha sottolineato Gurrieri – Alcuni di questi beni sono addirittura divenuti patrimonio dell’Umanità contenuti nella heritage list promossa dall’Unesco. Dobbiamo valorizzarli ancor di più e anche la giusta illuminazione nelle ore serali potrà contribuire a raggiungere questo obiettivo. Penso al nostro quartiere antico, Ibla, una vera e propria città presepe dove è già stato fatto nel corso degli anni un buon lavoro, ma penso anche al centro storico di Ragusa superiore, anche in questo caso da valorizzare opportunamente. Si è già fatto tanto ma si deve far di più e meglio. Un ‘piano luci’, così come ho spiegato in Consiglio comunale – ha continuato – consentirà di raggiungere questi obiettivi evitando discrepanze, potenze o cromature diverse, cercando di uniformarsi ad uno standard qualitativo che porterà maggiore giovamento alla città. Una regolamentazione che potrà fungere da linee guida anche per i privati in modo da evitare alcuni eccessi di cui certo non abbiamo bisogno”.

L’atto di indirizzo è stato condiviso sia dalla maggioranza che dall’opposizione e dunque si tratta del primo passo per far redigere all’Amministrazione comunale questo strumento che dovrà poi essere approvato dall’intero Consiglio comunale.