Sanità

La rimodulazione della rete ospedaliera siciliana scatena le opposizioni: “Dal Governo slogan”

I deputati dell’ARS apprendono come i lettori siciliani di un piano di rimodulazione della rete ospedaliera in Sicilia da un articolo comparso nelle scorse ore sulla stampa. Questo viene confermato dal capogruppo del Partito Democratico all’ARS Michele Catanzaro: “Il governo Schifani continua a muoversi attraverso slogan e anticipazioni: apprendiamo dalla stampa che l’assessorato alla Salute sta lavorando alla rimodulazione della rete ospedaliera, destinata a cambiare l’assetto e l’organizzazione delle strutture in Sicilia”.

Le anticipazioni di stampa in questione parlano di una serie di incontri che Salvatore Iacolino, dirigente generale della Pianificazione Strategica, terrà già dal 15 al 17 ottobre con i manager delle Asp di Palermo, Catania e Messina in prima sequenza di consultazioni. La settimana successiva lo stesso direttore della programmazione incontrerà gli altri manager.

Il piano di rimodulazione della rete ospedaliera in Sicilia

L’obiettivo è quello di trasferire reparti e ridisegnare la mappa della rete ospedaliera dai grandi ospedali fino ai più piccoli. Da quanto si apprende, nel piano partorito dalla Regione Siciliana per tramite dell’Assessorato alla Sanità pubblica, ci sarebbe l’intenzione di eliminare reparti doppioni tra ospedali diversi ma vicini, rimodulare interamente i piccoli presidi ospedalieri e – soprattutto – creare dei pronto soccorso all’interno di strutture sanitarie private.

La richiesta di chiarimenti

E dall’opposizione politica regionale, quella del PD il cui presidente Bonaccini nel corso di una recente visita a Palermo ha esortato i propri parlamentari all’ARS a fare di più sulla Sanità pubblica siciliana, arriva nel pomeriggio la chiara richiesta di chiarimenti istituzionali.

Lo fa il capogruppo Catanzaro, chiedendo con una nota: “Vorremmo conoscere i dettagli della situazione attuale, vorremmo sapere come si intende intervenire per sanare le tante carenze, quale rapporto si vuole determinare tra sanità pubblica e privata: ci aspettiamo che il dibattito e il confronto su temi così delicati passi prioritariamente dalle sedi istituzionali e dunque dalla commissione Sanità dell’Ars, invece ci troviamo ancora una volta a conoscere il confusionario operato del governo Schifani attraverso i giornali”.

La valutazione di un possibile piano di riorganizzazione affidato al direttore della programmazione strategica Iacolino è già in fase operativa, stando alle anticipazioni, ma del piano di rimodulazione della rete ospedaliera nessuno pare sapesse nulla all’ARS.

Il confine tra pubblico e privato

Il programma di rimodulazione non appare, così come annunciato, una passeggiata di salute. Per quanto sommariamente a saldi invariati sui numeri di posti letto per le degenze ospedaliere, il piano inserirebbe l’inedita e discussa commistione tra pubblico e privato che in Italia, e non soltanto in Sicilia, è oggetto di duro scontro politico. Quanto oggi emerso pare difficile da digerire per l’opposizione, su cui già il PD all’ARS si è pronunciato, ma anche per tutti – o quasi – gli attori politici della stessa maggioranza di governo. Da poco si è infatti concluso, non senza strascichi, il confronto per le nomine dei direttori generali e dei manager. Una pagina che aveva visto perfino una delibera di giunta regionale in assenza di Fratelli d’Italia.

Una rimodulazione della rete ospedaliera in Sicilia riaprirebbe il sipario per un’opera teatrale dalla trama ancora più complessa e duratura.

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Immagine di repertorio