Pierfrancesco Favino sta per tornare al cinema con il “Comandante”, il suo ultimo film presentato alla Mostra del cinema di Venezia.
Un film ambientato durante la Seconda guerra mondiale in cui un comandante di un sommergibile decide di salvare una ventina di naufraghi di un piroscafo belga affondato dal sommergibile stesso.
Ad attirare l’attenzione, tuttavia, è anche una rivelazione fatta da Favino in una intervista al “Corriere della Sera”, dove ha raccontato di avere avuto in passato una sorta di esperienza omosessuale. “Non fu nulla di carnale – dice – Un uomo più grande di me mi corteggiava, e io ho voluto togliermi un dubbio sulla mia sessualità, per non portarmelo dentro tutta la vita”.
Favino ha raccontato di avere avuto in passato dubbi sulla propria sessualità e proprio per non portarsi dietro tutta la vita un interrogativo così pesante, ha spiegato di avere assecondato il corteggiamento di un uomo più grande di lui. E la cosa a quanto pare ha funzionato. “Ho sciolto il mio dubbio – spiega l’attore -, ho capito che omosessuale non lo ero”. Un’esperienza figlia anche degli anni in cui è maturata, in cui l’omosessualità era vissuta in maniera meno aperta di oggi. “Era un tempo in cui se sentivi un’emozione per un uomo ti chiedevi cosa avevi di sbagliato – prosegue -; adesso per le nuove generazioni è tutto più semplice. Nello spettacolo l’omosessualità è sempre stata presente, io stesso ho lavorato con Ronconi e Ferrero, e anche la fluidità è sempre esistita”.