PIETRAPERZIA (EN) – Un durissimo botta e risposta tra opposizione e Amministrazione comunale e in particolare tra i consiglieri di “Insieme per Petraperzia” Calogero Di Gloria e Giuseppina Di Blasi e il sindaco Salvuccio Messina.
La miccia è stata innescata in occasione dell’ultimo Consiglio comunale, a seguito di cui i rappresentanti dell’opposizione hanno tirato in ballo il primo cittadino definendo “incommentabile” il suo comportamento, parlando di atteggiamenti “che mal si adattano alle funzioni istituzionali assunte”.
“Il sindaco – hanno affermato Di Gloria e Di Blasi – si è infatti reso nuovamente protagonista di un episodio di indubbia vergogna: l’incapacità di sostenere il confronto tipico della dialettica politica è stata nuovamente colmata con l’ormai consuetudinario ricorso all’aggressione verbale. Il primo cittadino, ancora una volta, si è permesso di proferire all’indirizzo del consigliere Di Gloria, capogruppo dell’opposizione, espressioni sconvenienti, offensive e di natura esclusivamente personale. Nonostante sia ormai trascorso un biennio dalla sua elezione, al sindaco non è ancora chiara la natura del mandato conferito, né le responsabilità dallo stesso nascenti”.
“Il mandato politico – hanno aggiunto i consiglieri di minoranza – obbliga il primo cittadino a operare nell’interesse e in rappresentanza di quella collettività di cui fanno parte tutti i cittadini, anche quelli oggi seduti sui banchi della opposizione. Al sindaco non si chiede di esprimere opinioni personali sulla persona del consigliere comunale e ciò in special modo durante i lavori del Consiglio. Il perseverare in tali attacchi personali mina le fondamenta del principio di dialettica e di confronto che informa la democrazia, con rilevanti e negativi riflessi sulla gestione dei lavori consiliari e, quindi, sulla cittadinanza tutta”.
Per via di queste considerazioni i rappresentanti di “Insieme per Pietraperzia” hanno dichiarato di “non sentirsi degnamente rappresentati da questo sindaco, al quale formula invito a rassegnare immediate dimissioni”.
Non si è fatta attendere la replica ufficiale del primo cittadino, che dal canto suo ha parlato di una realtà mistificata dai due consiglieri. “Il Consiglio comunale – ha detto Messina – lungi dall’essere luogo di civile e democratico dibattito, viene scambiato per una palestra dove sfogare gli istinti repressi che dopo ben sette anni di opposizione, va infatti ricordato che anche nella precedente consiliatura l’atteggiamento tenuto dal capo dell’opposizione era analogo, nulla hanno portato di buono né allo stesso né alla collettività. La minoranza vorrebbe fermare l’Amministrazione comunale che giorno dopo giorno lavora per questo paese: solo polemiche e mai proposte serie per i cittadini”.
“Fino a oggi – ha aggiunto il sindaco – nessuna proposta fattiva da parte sua ma tante polemiche e aggressioni ingiuste. Se ne faccia una ragione chi con aggressività e con atteggiamenti certamente non consoni alla funzione che esercita provoca reazioni di legittima difesa dell’onorabilità dei singoli e della funzione che esercitano. Le provocazioni e gli atteggiamenti aggressivi nei confronti dell’Amministrazione e miei personali non scalfiranno minimamente la volontà di andare avanti e portare a termine il mandato popolare affidatoci dalla comunità pietrina”.
“Sarà quest’ultima – ha concluso il primo cittadino Messina – a giudicare alla scadenza della consiliatura, come ha fatto nell’ultima tornata elettorale comunale. C’è chi ancora grida nel deserto e chi con il duro lavoro sta cercando fra mille difficoltà di dare risposte concrete alla collettività. Il mio dovere è servire i cittadini con onestà e competenza e credo che il lavoro amministrativo sia sotto gli occhi di tutti”.