Cultura

“Planare”, l’omaggio alla Lombardia dalla siciliana Rosemary Enea

Dopo “Oltreoceano”, la pianista siciliana Rosemary Enea ha pubblicato il nuovo brano “Planare”, accompagnato da un videoclip ufficiale su Vevo. Il brano è un omaggio alla Lombardia, la terra che l’ha accolta nel 2017 e nella quale è riuscita a realizzarsi professionalmente e personalmente. Oggi, docente di pianoforte a Milano, Rosemary Enea ha deciso di aprire il suo cuore a tutti per raccontare la sua storia con la voce del suo pianoforte. E di spiegare – in un’intervista esclusiva rilasciata al QdS – l’amore per lo strumento che le consentito di collezionare attestati di stima e il rapporto particolare con la sua Sicilia.

Rosemary la tua è da sempre una vita all’insegna della musica e del rapporto viscerale con il pianoforte. Ricordi la tua prima volta in cui hai suonato?

“Avevo cinque anni. Ricordo che c’era la pubblicità della pasta Barilla e io riproducevo la musica. Cominciò così il mio rapporto con il piano”.

Cosa ha significato per te aver scoperto il pianoforte?

“Ero piccolina e sono rimasta affascinata. Ciò che è sempre stato chiaro in me è che avrei fatto musica perché è parte integrante della mia vita. Tuttora non riesco a pensare la mia vita senza la musica, soprattutto senza il pianoforte”.

A proposito di musica, oggi è uscito “Planare”, il tuo nuovo brano. Perché intitolarlo così?

“Quando mi sono trasferita in Lombardia – ed è accaduto improvvisamente – avevo paura dell’ignoto. In realtà, in seguito, ho accolto questo cambiamento come una gioia. Quando ho iniziato a scoprire la Lombardia – regione completamente diversa dalla Sicilia, ma che offre tantissimo – ho avuto la sensazione di planare, o meglio di volare, perché ero felice di quello che vedevo e delle nuove conquiste”.

Quando hai composto “Planare”?

“La necessità di comporla è nata già quando ho lasciato la Sicilia. E per questo motivo ho composto ‘Oltreoceano’ che è stato il brano che ho presentato lo scorso anno. Quando ho avuto questo cambiamento, diventato accettazione con zero rimpianti, a quel punto, avevo proprio voglia di scrivere ‘Planare’ perché è un omaggio a questa terra che mi ha accolta e mi sta dando tanto”.

Il video ufficiale di “Planare” è stato realizzato da Marco Montagna al Tatum Art (il locale jazz del capoluogo siciliano) e in Lombardia da DCM Photo. Com’è nata questa collaborazione e l’idea del video?

“Io e Marco Montagna ci conosciamo da sempre, da quando eravamo ragazzini. Ho una grandissima stima sia per lui, sia per il padre, quindi l’ho scelto perché sapevo che avrebbe fatto un ottimo lavoro. Per quanto riguarda la Lombardia, invece, ho conosciuto questi due ragazzi bravissimi che subito hanno accolto l’idea con dedizione. L’idea del video è stata mia”.

Nel video ufficiale di “Planare” c’è proprio l’omaggio alla Lombardia di cui parli. Ti è pesato lasciare la Sicilia?

“Eccome se mi è pesato! Anche se ho scelto di vivere altrove, sento l’esigenza e il bisogno della mia terra perché è unica ed eccezionale. Non si può eguagliare, almeno per me. Solo che quando ti viene a mancare la possibilità di una realizzazione personale e professionale, ci devi fare i conti. Sono molto contenta di vivere in Lombardia, ma non è la Sicilia”.

Sei una siciliana che dice di essere innamorata della Lombardia. Cosa ti piace di più?

“Ho scoperto la montagna che era una cosa che io non conoscevo, essendo un ‘animale da mare’. Devo dire che le Alpi sono fantastiche. Tolgono il fiato, non me l’aspettavo. E poi gli immensi prati verdi che qui sono bellissimi. Poi è molto curata. Ci sono cose belle, ma anche cose che mi mancano come il mare”.

Nel tuo percorso artistico hai composto e suonato dal vivo le musiche di “Pallonate” di Ficarra e Picone e – proprio in una delle repliche dello spettacolo a Roma – hai incontrato Pietrangelo Buttafuoco. Dopo essere stata citata nel suo libro “Buttanissima Sicilia”, hai composto e suonato dal vivo anche le musiche dello spettacolo che prende il nome dallo stesso libro. Quali ricordi conservi di queste collaborazioni artistiche?

“Ficarra e Picone sono dei geni indiscussi. La cosa bella è che umanamente sono grandi. Valentino (Picone) è una persona eccezionale e Salvo (Ficarra) è come si vede ed è il genio. Mentre Valentino è molto preciso e meticoloso, Salvo è il genio perché con una battuta stravolge quanto stabilito e mette quel tocco in più. Abbiamo passato tante serate insieme, anche in giro per l’Italia. Buttafuoco l’ho conosciuto quando con Ficarra e Picone abbiamo portato ‘Pallonate’ al Teatro dei Satiri di Roma. Lui ci vide e ci citò in ‘Buttanissima Sicilia’, da lì nacque lo spettacolo”.

La pandemia ha inciso nella vita degli artisti, nel tuo caso?

“Durante il primo lockdown ho composto un brano dal titolo ‘L’attesa’, perché avevamo vite sospese come adesso. È stata una tragedia, soprattutto per noi artisti e il campo dell’arte tutto. Tra l’altro l’artista vive del palco e dello scambio di emozioni. Se gli togli questo, è come se gli mancasse l’aria. A volte a me manca l’aria, vorrei suonare ovunque”.

Ad oggi, torneresti in Sicilia?

“È una domanda difficile questa! Non lo so. Alterno giornate in cui voglio tornare perché mi manca tanto ad altre in cui sto bene dove sono. Sono combattuta perché vivo un rapporto di grande amore, ma anche di grande contrasto, con la Sicilia“.

È uscito “Planare”, ma stai già lavorando su progetti nuovi che ti va di svelare?

“Devo dire che sono in ritardo di un anno perché il coronavirus mi ha rallentata. ‘Planare’ doveva uscire molto prima. Con il lockdown mi sono voluta fermare, ma adesso ho deciso di lanciarmi. Uscirà un altro brano e poi a fine anno uscirà il disco”.

Sandy Sciuto