PALERMO – La pandemia retrocede ed è così tempo di ripartenza, ma secondo Confartigianato Sicilia la ripresa è a rischio a causa dei rincari sulle materie prime. Infatti si contano 459 milioni di costi in più a carico delle Pmi siciliane. Tutto questo non fa altro che destare maggiore preoccupazione sulla capacità competitiva dell’Isola.
Leggendo lo studio di Confartigianato Imprese Sicilia, ad aprile 2021, si registra un rincaro sui prezzi delle materie non energetiche (+33,4%) e di quelle non alimentari (+51,4%); a marzo 2021 crescono del 65,7% su base annua i prezzi dei metalli di base; sale l’attenzione anche per le materie prime energetiche, i cui prezzi a marzo 2021 sfiorano il raddoppio (+93,6%); si alzano anche le tensioni sui prezzi delle importazioni di minerali non metalliferi (…