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Pnrr, Musumeci: “Intercettare opportunità ma si tenga conto rallentamenti da guerra”

“Noi regioni non siamo state preventivamente consultate nella fase di programmazione. Alcune priorità che la sensibilità dei governatori avrebbe individuato, oggi sarebbero già inserite nel programma”. Lo ha detto il governatore della Regione Sicilia, Nello Musumeci, nel corso del convegno “Le ragioni del Pnrr organizzato sulla Terrazza Civita a Roma e moderato dal direttore dell’Adnkronos Gian Marco Chiocci.

“Spesi tutti i fondi”

“Noi in Sicilia abbiamo già speso tutti i fondi che l’Unione Europea ci chiedeva nella scadenza dal 18 al 21, abbiamo bisogno di intercettare le opportunità del Pnrr, ci vuole forse più assistenza tecnica soprattutto nei piccoli comuni, penserei di adeguare il piano anche alle imprese che hanno bisogno di molto gas o di molta energia elettrica per poter produrre, abbiamo bisogno di guardare ad alcuni comparti che sembrano essere marginalizzati e bisogna tenere conto anche che gli effetti della guerra possono rallentare invece che accelerare il processo di completamento. Si tenga conto di questo, rinviamo di qualche anno la scadenza è soprattutto controlliamo che la semplificazione diventi una regola“.

“Il Pnrr va necessariamente rinegoziato con Roma e Bruxelles, non del tutto, ma per ammortizzare gli effetti negativi del tempo di guerra e dell’economia bellica. Non dico di ritardare di 10 anni il collaudo delle opere ma di valutare se non sia il caso di passare dal 2026 al 2028. E questo non è solo un problema della Sicilia”, ha aggiunto.