Cateno De Luca
Avanti tutta verso una formazione politica che sia riconosciuta a livello nazionale ma che resti radicata nel territorio, perché è li che si vince. E’ questo il progetto di Cateno De Luca che prepara la sua candidatura sindaco di Taormina, (potrebbe essere ufficializzata entro dicembre); festeggia il terzo seggio all’Ars per Sud chiama Nord, soffiandolo per 30 voti a Luigi Genovese della lista Popolari e autonomisti. A chiudere anche due parlamentari su cui edificare questo nuovo soggetto politico: Francesco Gallo alla Camera dei Deputati e Dafne Musolino al Senato della Repubblica.
“Siamo l’unico movimento che ha avuto la capacità – dice De Luca a QdS.it- di eleggere due rappresentanti all’Uninominale senza fare parte già del Parlamento. Questo significa che la buona amministrazione costante nel tempo crea la corrispondenza di amorosi sensi”.
Cateno De Luca, lascerà ogni impegno istituzionale in città, abbandonerà la Presidenza del consiglio comunale, perché sempre più impegnato tra Palermo, Milano e Roma, ma vigilerà su quello che succede nel governo della città, farà “il tutor politico” promette, anche nella sua squadra a Messina, intervenendo se occorre, con tanto di esternazione pubblica, per aggiustare il tiro, oltre che all’Ars e al Parlamento nazionale; qui De Luca con Gallo e Musolino, costruirà il suo progetto nazionale di Sud chiama Nord e sta già lavorando con leader nazionali con interlocuzioni fatti in questi giorni lungo il torrente di Fiumedinisi.
C’è una strategia attivata per realizzare un gruppo parlamentare alla Camera ed uno al Senato che possa mantenere il nome, si chiama codenominazione. In questi giorni si definirà questa strategia. Un gruppo trasversale alternativo alla maggioranza, perché comunque ci siamo presentati agli elettori alternativi al Centrodestra”.
Intanto per il 3 dicembre è fissato l’appuntamento con la Conferenza nazionale di Sud chiama Nord, mentre mercoledì 12 ottobre si terrà, presso la Sala Stampa della Camera dei deputati, la conferenza stampa di presentazione degli onorevoli Gallo e Musolino.
Lina Bruno