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Politica: Salvini a Napoli, nuovi scontri di piazza

Scontri ieri sera in piazza del Plebiscito a Napoli tra attivisti dei centri sociali e forze dell’ordine mentre in Prefettura, dopo la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica si svolgeva la conferenza stampa del capo della Lega Nord e ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Oltre cento agenti di polizia e carabinieri in assetto antisommossa hanno caricato i manifestanti che hanno lanciato transenne e fumogeni contro i poliziotti.

Un funzionario è stato ferito alla testa e portato in ospedale, poi gli attivisti hanno abbandonato il presidio in piazza del Plebiscito.

Un corteo con migliaia di persone – c’erano bandiere di Insurgencia, del centro sociale ex Opg Je sò pazzo e di Potere al popolo – era partito da largo Berlinguer con l’intenzione di raggiungere il palazzo della Prefettura, attraversando una Napoli che inalberava sui balconi striscioni contro Salvini.

E proprio in testa al corteo uno striscione diceva “Questa Lega è una vergogna”, citazione di una famosa canzone di pino Daniele ricordata dal fratello dell’artista scomparso. Dal corteo, tra pupazzi e maschere di Zorro, slogan e frasi ironiche.

In piazza Plebiscito il corteo è stato fermato dal cordone della Polizia. Ne sono seguiti momenti di forte tensione, durante i quali le forze dell’ordine hanno contenuto l’avanzata dei manifestanti.

Nervosismo anche in Prefettura durante la conferenza stampa quando a Salvini è stato chiesto se non lo preoccupino, come ministro e anche come leader della Lega, sia l’arresto per corruzione del sindaco leghista di Legnano, sia l’indagine a carico di Forza Nuova e CasaPound, movimenti vicini alla Lega e a Salvini, per reati di odio razziali.

“Lo dite voi – ha detto il ministro ai cronisti – che sono vicini a me. Io ho stra-fiducia nella magistratura, qui siamo tutti innocenti fino a terzo grado di giudizio”.

E commentando anche l’inchiesta aperta nei suoi confronti per l’utilizzo dei voli di Stato da parte della Corte dei Conti, ha detto: “Tornerò non più in aereo ma in bicicletta, uso l’aereo per lavorare non per venire a mangiare una pizza sul Lungomare”.

Salvini ha risposto duramente anche al capo politico grillino Luigi Di Maio che si era detto imbarazzato per alcune uscite della Lega. “Non capisco l’imbarazzo, non sono andato mica io ad incontrare i Gilet Gialli che fanno devastazioni”.