Un piano di rilancio industriale da 86 milioni di euro che prenderà avvio nell’area di Termini Imerese, candidato a diventare un maxi-hub dell’industria 4.0 con la nascita di piattaforme tecnologiche per la cybersecurity, la telemedicina e per il controllo da remoto della sicurezza nei luoghi di lavoro con basi operative nei laboratori dell’Incubatore di Invitalia.
Tra le altre interessanti proposte progettuali, un reserch lab dell’automotive in chiave 4.0, una nuova fabbrica per l’assemblaggio di uno scooter elettrico auto-sanificante, un impianto per il riciclo della plastica e la produzione di tappi da bottiglia, uno stabilimento per la manutenzione di treni turistici, un progetto di economia circolare per la lavorazione e il riutilizzo delle pale di fico d’India, la realizzazione di una “Comunità per le energie rinnovabili” che garantirà una interconnessione green dell’intera zona industriale. A lanciare il piano è il Polo Meccatronica Valley che così avvia in Sicilia la fase operativa della Next Generation Eu.
Sono 50 le aziende che hanno deciso di investire a Termini Imerese, tra cui società con sedi in Lombardia, Piemonte, Toscana, Lazio e Campania ma anche multinazionali estere che intendono sviluppare in Sicilia le proprie produzioni. In questa fase è prevista la creazione di 200 nuovi posti di lavoro. Mercoledì 17 novembre alle ore 10, i progetti che delineano, sulla scia del PNRR, “un programma di resilienza a forte trazione siciliana”, saranno presentati in conferenza stampa nella sede dell’assessorato regionale alle Attività Produttive, alla presenza del presidente del Polo Meccatronica Valley Antonello Mineo, dell’assessore regionale Mimmo Turano e del dirigente generale del Dipartimento Carmelo Frittitta. Saranno presenti, all’incontro con la stampa, gli imprenditori protagonisti delle proposte progettuali. (ANSA).