Politica

Ponte, Salvini: “Non capisco ottusità dei no”

PALERMO – Il Ponte sullo Stretto di Messina sembra rimanere un sogno nell’immaginario collettivo. Se ne parla da decenni, decine di progetti sono stati presentati, ma ancora non è stata messa la “prima pietra”. Ma il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini ne è convinto: “Il Ponte si farà. Non capisco il no di qualcuno ad un’opera che farà sì che l’Italia sarà la prima al mondo. Siamo in una terra, l’Italia, piena di storia e bellezza, e se abbiamo la possibilità grazie ad ingegneri italiani ed aziende italiane straordinarie di fare il ponte a campata unica più lungo, più moderno, più sicuro, più green, più sostenibile al mondo, non capisco l’ottusità dei no – ha sottolineato Salvini -. Si farà e da tutto il mondo verranno ad ammirare quello che è un diritto di siciliani e calabresi che da 60 anni sono presi in giro, ma sarà anche uno sviluppo per l’Italia dal punto di vista infrastrutturale, ingegneristico, economico e turistico unico al mondo”. Per il Movimento cinque stelle invece non ci sono i soldi per fare il Ponte. “Gli unici soldi che sono stati stanziati altri 320 milioni (e siamo a 620 milioni) per l’ennesima messa in moto della macchina, poi si vedrà”, ha detto la pentastellata Barbara Floridia, presidente della commissione di Vigilanza Rai.

Per Floridia nell’ultimo Def è indicato il costo dell’opera (14,6 mld di euro) e sarà difficile utilizzare i fondi europei (Connecting Europe Facility-Cef) perché la quota italiana ammonterebbe a pochi miliardi. Inoltre si potrebbe accedere a queste risorse soltanto con la garanzia di completare i lavori entro il 2030, cosa impossibile per Floridia. “Se li prendessero dalla prossima legge di bilancio – prosegue Floridia – questo significherebbe tagliare su tutti gli altri servizi e il non potere effettuare la prossima manovra finanziaria. Se li prendessero dalle Regioni significherebbe togliere soldi per tutte le altre necessità e penalizzare ulteriormente la parte fragile del nostro Paese. Qui si parla di un Governo che dice che dovrà restituire i soldi del Pnrr perché incapace di realizzare i progetti entro i termini e, nelle stesse ore, firma assegni in bianco ipotecando soldi dei cittadini (non dell’Europa) senza alcuna certezza di ciò che verrà”.

Immediata la replica dalla Lega che accusa Floridia di raccontare bugie: “La collega Barbara Floridia, in pieno stile Movimento 5 Stelle, pur di dire ‘no’ alle opere è disposta a sostenere bugie – ha detto il senatore siciliano Nino Germanà, vicecapogruppo della Lega a Palazzo Madama -. Le menzogne che leggiamo oggi, tipiche della narrazione ‘no pontista’, hanno già condannato noi siciliani a 6 mld di costi annui per la mobilità, ma con questo governo le cose stanno cambiando: il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto è approvato, validato ed è fattibile”.

“Sentiamo – ha aggiunto Germanà – che l’infrastruttura non dovrebbe servire ai pendolari, mentre è dimostrato che da Messina a Reggio Calabria si arriverà in 20 minuti, con un impatto positivo sui costi generali del trasporto. Ancora leggiamo questioni inerenti all’impatto ambientale, ma gli esperti sono concordi sul ruolo dell’opera nell’abbassamento delle emissioni. Anticipo già che sarà cura del ‘Comitato Ponte e Libertà’ smentire ogni menzogna, come quelle che in tanti anni hanno impedito alla Sicilia e al Sud di crescere”.