L’ad della Stretto di Messina Pietro Ciucci ha parlato nuovamente dell’opera, facendo anche il punto su quanto fatto fino ad adesso dal governo Meloni in questi primi due anni di esecutivo di centrodestra a Palazzo Chigi, chiarisce quanto siano stati importanti gli step fin qui ufficializzati e superati dopo 11 anni di blocco totale: “Un progetto come quello del Ponte sullo Stretto è di lungo periodo e richiede una programmazione articolata. In questi due anni di cose concrete ne sono state fatte tante, dall’aggiornamento del progetto definitivo alla riorganizzazione della Società Stretto di Messina che non c’era più da dieci anni, sono stati stanziati i fondi, il progetto parte con l’intera copertura, fatto rivoluzionario, unico. Significa che il principale rischio di rallentamento dell’esecuzione o la temutissima incompiuta per la mancanza di risorse, questo rischio per il Ponte non si concretizza dando la sicurezza di realizzazione. Ci potremo occupare soltanto di risolvere i problemi tecnici, senza problemi finanziari“.
“Il capo della Stretto di Messina Spa (in liquidazione e rediviva), dott. Ciucci, è stato di nuovo a Villa nei giorni scorsi, ha incontrato Sindaca e Consiglieri. L’Amministrazione ha pubblicato una nota in merito. Facciamo alcune riflessioni, poniamo qualche domanda: Il Potere di Ciucci, su mandato del Ministro Salvini, commissaria di fatto lo Stretto e diviene un soggetto “para – istituzionale” che ha l’obiettivo di condizionare e influenzare – dall’alto – l’autonomia del Territorio. Perché Ciucci viene ora a Villa? Cerca rassicurazioni o le offre?”. Lo afferma in una nota Enzo Musolino Segretario cittadino del Partito Democratico di Villa San Giovanni.
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