Infrastrutture

Ponte sullo Stretto, piano espropri ai nastri di partenza: ecco i prossimi step

Sessanta giorni di tempo per prendere visione degli elaborati e fornire le eventuali controdeduzioni. Questo quanto è stato concesso ai proprietari di immobili o terreni interessati dal piano espropri per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Con una nota diffusa alla stampa, la società Stretto di Messina Spa ha annunciato la pubblicazione dell’avviso di avvio del procedimento per gli espropri che saranno realizzati tra la provincia più a nord dell’Isola e il comune di Villa San Giovanni.

In attesa del pronunciamento da parte del CIPESS, l’organismo interministeriale che si occupa di approvare i progetti del Programma delle Infrastrutture Strategiche per il Paese, l’iter progettuale va avanti. Nei 90 giorni di tempo a disposizione del ministero per rispondere nel merito, la Stretto di Messina non ha intenzione di restare ad aspettare.

Ponte sullo Stretto, l’iter per il piano espropri

Nel momento in cui verrà dichiarata la pubblica utilità dell’opera, si partirà infatti con il procedimento espropri con la comunicazione a tutti i soggetti direttamente coinvolti e che potranno fornire ogni elemento utile per la valutazione del valore del proprio bene. Nel caso in cui la procedura bonaria consentirà di trovare un accordo tra le parti, si andrà poi allo step successivo.

Nei piani della Stretto di Messina Spa c’è l’intenzione di corrispondere l’80% dell’indennità concordata entro i 60 giorni di tempo dal raggiungimento dell’accordo, con il restante 20% che sarà versato solo al momento del rogito davanti al notaio. Per i fabbricati, poi, l’indennità terrà conto anche di tutti gli oneri necessari al rilascio da parte degli attuali proprietari. Il procedimento che porterà all’accordo, determinerà l’immissione in possesso ma non il trasferimento generale della proprietà nella pertinenza della Stretto di Messina, un passaggio che avverrà solo al momento del rogito notarile.

Si troverà l’accordo?

Molti sono però i cittadini che intendono dar battaglia in ogni sede legale per difendere immobili e terreni dagli espropri, come già annunciato nell’incontro dello scorso 16 marzo al Resort Capo Peloro di Torre Faro. Ma per loro non arrivano buone notizie. Nel caso in cui non si dovesse trovare un accordo tra la Stretto di Messina Spa e i proprietari dei singoli terreni, potrà infatti essere avviata la procedura di occupazione anticipata anche prima dell’accordo bonario. Se l’accordo non sarà dunque trovato, l’espropriato avrà la possibilità di chiedere la determinazione dell’indennità in via amministrativa o giudiziale.

Nel frattempo, insieme al CIPESS, sarà necessario attendere anche le Valutazioni di impatto ambientale e le Valutazioni ambientali strategiche (Via-Vas). Particolarmente risicati i tempi tecnici di risposta, che dovranno essere presentati entro il prossimo 13 aprile, a poche settimane di distanza dall’approvazione del progetto definitivo – e non esecutivo – della Stretto di Messina Spa.

Poco tempo per decidere sull’impatto ambientale

La Commissione di Valutazione impatto ambientale dovrà decidere in tempi stretti. Una pressione dettata dalla macchina politica che potrebbe però rischiare di mettere in discussione anche la serenità attraverso la quale le stesse valutazioni saranno formulate. A pendere come una spada di Damocle sulla Commissione Via è la scadenza dell’incarico degli attuali componenti: entro fine maggio il loro lavoro dovrà essere terminato, con il ministro Salvini che non è disposto a concedere proroghe. A pesare, in questo caso, potrebbero essere ancora una volta gli aspetti legati alla politica in vista delle elezioni europee del prossimo 8 e 9 giugno.

Tutto mentre proprio oggi la Stretto di Messina Spa ha annunciato la pubblicazione sui quotidiani nazionali e territoriali di Sicilia e Calabria dell’Avviso di avvio del procedimento volto all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e alla dichiarazione di Pubblica Utilità, ancora al vaglio del CIPESS. Al contempo, saranno aperti anche sportelli informativi per tutti i cittadini interessati tra Messina e Villa San Giovanni, in questo modo sarà possibile l’analisi della documentazione relativa al Piano espropri e formulare eventuali osservazioni.

Tra i prossimi step, come annunciato proprio a ridosso di Pasqua dal Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti, la Conferenza dei servizi che si terrà a Roma il 16 aprile. Al tavolo, insieme ai sindaci dei due comuni, siederanno tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione della mega opera, inserita come progetto di interesse per il “Green Deal” nell’ambito del collegamento permanente tra la Scandinavia e il Mediterraneo.

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