La popolazione siciliana potrebbe ridursi di 100mila unità nei prossimi tre anni: è un quadro desolante quello che emerge dal Dossier Statistico Immigrazione 2022, realizzato dal Centro Studi e Ricerche Idos.
Lo studio rivela che, per l’ottavo anno consecutivo a partire dal 2014, la popolazione residente in Sicilia diminuisce.
La popolazione residente in Sicilia, per l’ottavo anno consecutivo, dal 2014 al 2021, diminuisce. Il calo non è dovuto soltanto all’abbassamento del tasso di natalità. C’è una situazione di incertezza, tra carenza di lavoro e prospettive per il futuro negative a causa di guerra e rincari, che pesa enormemente sulle scelte di vita dei siciliani. Il saldo migratorio è anch’esso negativo: gli stranieri che approdano in Sicilia, infatti, emigrano sempre più spesso verso il Nord Italia e verso l’estero.
Se la situazione non subirà un cambio radicale di rotta, nei prossimi 3 anni la Sicilia potrebbe perdere – si stima – circa 100mila abitanti.
Per quanto riguarda gli stranieri in Sicilia, sull’isola sono rappresentate ben 178 cittadinanze. Tuttavia, 10 da sole rappresentano il 73% del totale: si tratta di romeni (il 24,8%del totale), tunisini (l’11,5 %), marocchini (8,5 %), srilankesi (6,9), albanesi (5,6), bangladesi (5,1), cinesi (3,9), nigeriani (2,8), filippini (2,7) e polacchi (2,2 %). Sul totale dei residenti stranieri, il 19,9 % sono minori.
Una presentazione dettagliata del rapporto si terrà domani, al Palazzo della Cultura di Catania a partire dalla 9.30. Parlerà Luca Di Sciullo, presidente del Centro Studi e Ricerche Idos, nell’ambito del convegno ‘Fra noi ma invisibili’, organizzato dal Consorzio di Cooperative Sociali Il Nodo di Catania e dal Consorzio Communitas di Milano.