Siracusa

Pozzallo, dipendenti comunali rivendicano buoni pasto, integrazioni orarie e contratti

POZZALLO (RG) – C’è aria di tensione tra i dipendenti comunali di Pozzallo. Al centro delle discussioni i contratti, i buoni pasto e l’integrazione oraria di diverse unità del Comune.

La situazione rischia di peggiorare se non arrivano risposte celeri e sono soprattutto i sindacati a implorare calma e pazienza. “Sta salendo alta la tensione tra i dipendenti comunali di Pozzallo – ha evidenziato il segretario generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa, Daniele Passanisi -. Ed è una escalation, a colpi di documenti e, in alcuni casi, di carta bollata, che non è destinata a portare nulla di buono. Ecco perché, con molta umiltà, invito tutti ad abbassare i toni e ad avviare un percorso che possa condurre a concretizzare i percorsi che si rendono necessari per arrivare a garantire quelle risposte che il personale attende da tempo”. Il segretario ha cercato di stigmatizzare i continui scambi di accuse che si stanno registrando in questi giorni e che rischiano di surriscaldare gli animi senza che si arrivi ai risultati sperati.

“Parliamo – ha aggiunto Daniele Passanisi – della necessità di ottenere risposte celeri di una certa entità per quanto riguarda la conclusione dell’iter per la sottoscrizione del contratto integrativo, utile per la regolamentazione della performance e, quindi, per le progressioni orizzontali, senza dimenticare il discorso dei buoni pasto. Poi – ha continuato – la nostra battaglia sindacale deve essere concentrata a far sì che l’integrazione oraria per le 66 unità part time del Comune possa diventare più corposa. Riconoscere la giusta dignità a tutti coloro che, in silenzio e con spirito di abnegazione, erogano servizi indispensabili per la collettività pozzallese, per la nostra organizzazione sindacale è sempre stato un dovere imprescindibile”. È lo stesso sindacalista che auspica, quindi, un confronto pacifico e senza rancori, in modo da poter risolvere tutte le questioni sorte in questi mesi.

“Ritengo – ha sottolineato ancora il segretario Passanisi – che i confronti dialettici siano utili per potere crescere e per potere comprendere quale può essere la strada migliore da intraprendere. Quando, però, questi confronti trascendono e si rischia di imboccare una via senza ritorno, allora, forse, è opportuno fermarsi un attimo, riflettere e decidere cosa è meglio per il bene dei lavoratori. Altrimenti, non avremo reso un buon servizio a chi ci ha dato fiducia e sta legittimamente cercando, dopo anni di fatiche, di migliorare la propria posizione lavorativa al servizio dell’ente pubblico”.