Ragusa

Ristorazione, a Pozzallo il settore è al collasso

POZZALLO (RG) – “Questi stop and go sono diseconomici per le nostre attività”. I ristoratori e i titolari di pubblici esercizi sono esasperati e quelli di Pozzallo aderenti alla Fipe si sono riuniti proprio qualche giorno per fare il punto della situazione. La collocazione della Sicilia in fascia arancione ha reso di nuovo tutto incerto e il futuro di molte attività appare adesso decisamente compromesso.

Durante l’incontro – che ha visto la presenza del presidente Confcommercio Pozzallo Giuseppe Cassisi, del presidente provinciale Confcommercio Ragusa Gianluca Manenti e del presidente Fipe Pozzallo Daniele Agosta – è stata evidenziata la difficoltà dell’attuale condizione e il fatto che “alcune imprese tra quelle interessate dai provvedimenti di chiusura non riusciranno più a riaprire, avendo accumulato debiti tali da impedire qualsiasi programmazione per i mesi a venire”.

“Sul tappeto, inoltre – hanno aggiunto da Confcommercio – anche il fatto di non avere ancora ricevuto alcun tipo di ristoro, circostanza che avrebbe in qualche modo aiutato ad attenuare i danni”. Il presidente Cassisi e il presidente Agosta non hanno escluso proteste anche eclatanti nei prossimi giorni se non ci saranno risposte dai Governi regionale e nazionale.

All’assemblea con tutti i ristoratori e i titolari di attività hanno partecipato anche il sindaco Roberto Ammatuna e l’assessore al commercio Peppe Privitera. Il primo cittadino di Pozzallo si è detto profondamente colpito dallo stato di sfinimento in cui versano gli operatori del settore pubblici esercizi della propria città, affermando che attiverà tutti i canali politici necessari per far sì che il contenuto delle proteste possa arrivare alle orecchie di chi ha la possibilità di prendere decisioni specifiche.

Insieme all’assessore Privitera, inoltre, il sindaco Ammatuna ha illustrato tutti gli interventi messi in campo nel corso dell’ultimo anno per aiutare le categorie economiche in difficoltà, pur rendendosi conto che è indispensabile trovare le risorse per continuare ad aiutare chi è stato costretto a fermarsi.

A completare il quadro degli interventi il presidente provinciale Manenti che ha messo in evidenza la necessità di fare presto con gli aiuti perché i ritardi non contribuiscono certo a lenire le sofferenze di uno dei comparti produttivi che avrebbero potuto sostenere un minimo di ripartenza.

Abbiamo detto più volte che questi stop and go, per le nostre attività – ha sottolineato Manenti – sono assolutamente diseconomici. L’obiettivo è quello di fare restare aperte le varie attività anche intensificando i protocolli di sicurezza. Una cosa è certa. Queste nuove chiusure non ci aiutano. E vanno ad aggravare una situazione già di per sé parecchio pesante”.