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Il presidente della Regione Schifani in visita a Lampedusa con Meloni e von der Leyen

In occasione della visita di stamani a Lampedusa della presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, era presente anche il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Il governatore ha commentato le tappe di stamattina.

“È stata una giornata molto importante, la presidente Von de Leyen ha potuto toccare con mano quella che è la situazione a Lampedusa. Una situazione alla quale non si doveva arrivare se l’Europa fosse stata più attenta. Sono convinto che questa visita tocchi un punto importante, un giro di boa, per intervenire anche con accordi finanziari con la Tunisia che frenino questo esodo di massa che sta invadendo le nostre coste. Lampedusa che rappresenta l’inizio dell’Italia, non soltanto della Sicilia”.

Lo dice all’Italpress il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, all’aeroporto di Lampedusa, al termine della visita del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, per fare il punto sull’emergenza migranti.

Schifani richiama l’UE ad un intervento

Ursula Von der Leyen è rimasta “colpita dalla situazione oggettiva e materiale di queste persone che arrivano a Lampedusa. Persone che vivono in condizioni difficili anche se la Croce Rosse Italiana, la Regione e lo Stato stanno facendo di tutto per sostenerle”, con “un’assistenza umanitaria massima che lo Stato sta realizzando assieme al governo regionale. E di questo voglio ringraziare anche il prefetto Valerio Valenti, commissario per l’immigrazione che ha fatto ogni sforzo per fare in modo che questa situazione potesse essere gestita anche nei momenti di grande emergenza”.

L’altro ieri abbiamo precettato l’Azienda Siciliana Trasporti per fare in modo di trasportare in tempi d’urgenza centinaia, migliaia di persone, che avendo lasciato Lampedusa con le navi dovevano raggiungere il Nord. Abbiamo messo a disposizione mezzi pubblici limitando, in qualche modo, il diritto alla mobilità dei cittadini siciliani. Lo abbiamo fatto chiedendo un sacrificio ai siciliani – ha concluso -, però io ritengo che a questo punto occorra che l’Europa batta un colpo realmente e concretamente”.