Prestiti a tassi agevolati per i dipendenti e i pensionati regionali che sono in gestione previdenziale con il “Fondo pensioni Sicilia”: dal 14 al 28 ottobre è possibile per gli interessati presentare l’istanza di prestito, per i quali sono stati stanziati più di 2 milioni di euro. Non sono ammesse richieste da parte di dipendenti provenienti da enti pubblici o altri organismi sottoposti alla vigilanza o il controllo della Regione, o che siano coperti da fondi previdenziali diversi. Le domande dovranno essere presentate tramite raccomandata o tramite posta elettronica, sia certificata che ordinaria. La tempistica è importante ed essere veloci nella presentazione della pratica può fare la differenza: le istanze, infatti, verranno istruite secondo l’ordine cronologico di arrivo. Quelle che risulteranno inviate in tempo ma eccedenti il numero dei prestiti previsti dal bando, non verranno neanche istruite.
Saranno concessi: 30 prestiti pluriennali, o rinnovi di prestiti intrattenuti esclusivamente con il Fondo pensioni Sicilia, per il personale in servizio, fino a un massimo di 40 mila euro, per un totale di un milione e 200 cento mila euro. Ancora, sono disponibili 15 prestiti pluriennali, o rinnovi, per il personale in quiescenza, sempre fino a un massimo di 40 mila euro, per un totale di 600 mila euro. Si potranno anche richiedere piccoli prestiti personali, 10 per il personale in servizio e 10 per i pensionati, per un massimo di 10 mila euro. A questa categoria andranno 200 mila euro in tutto. Infine, si potranno richiedere 5 prestiti per studi universitari e post universitari per i figli, fino a un massimo di Euro 20 mila, per un totale di 100 mila euro.
Come si legge nell’avviso, per tutti i prestiti, sia per il personale in servizio che in pensione, verrà applicato “tasso di interesse nominale annuo (Tan) uguale a euribor a 1 mese (base 365), rilevato il primo giorno lavorativo antecedente alla data dell’avviso relativo all’apertura dei termini per la presentazione delle domande di prestiti, maggiorato di 100 punti base”. Nel caso dei prestiti pluriennali, sarà applicata una ritenuta una tantum di 180 euro per le spese di amministrazione e una quota pari al 1,5% dell’importo lordo erogato per il fondo rischi. Per le altre categorie, che siano piccoli prestiti o legati alle spese universitarie, la ritenuta una tantum sarà dello 0,5% dell’importo lordo erogato per le spese di amministrazione della pratica, mentre rimane fissa la quota per il fondo rischi.