RAGUSA – “Nel confronto annuo a dicembre permane la situazione di deflazione che si protrae da otto mesi”. È questo il commento del presidente provinciale Confcommercio Ragusa Gianluca Manenti in merito all’aumento dell’indice dei prezzi del consumo.
“Nonostante il moderato incremento rilevato in termini congiunturali (+0,3 per cento), leggermente superiore a quanto previsto (+0,1), nel confronto annuo a dicembre permane la situazione di deflazione che si protrae da otto mesi – ha sottolineato ancora il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti –. L’anno che si è appena concluso registra la terza variazione negativa dei prezzi, l’ultima era stata nel 2016. Anche escludendo la principale determinante deflazionistica dovuta agli energetici, l’inflazione di fondo resta comunque allo 0,5 per cento. Stante il permanere di una situazione eccezionalmente critica, non solo nella nostra provincia, è difficile immaginare impulsi sui prezzi in grado di riportare l’inflazione su valori prossimi all’1 per cento prima dell’estate. Dobbiamo dunque prepararci ad affrontare questi mesi con misure all’altezza della situazione per evitare di contenere il più possibile i danni derivanti dalla crisi economica determinata dal coronavirus”.
Secondo una stima preliminare dell’Istat, nello scorso dicembre “l’indice dei prezzi al consumo in provincia di Ragusa, ricalcando quanto accaduto a livello nazionale, è aumentato dello 0,3 per cento su base mensile e sceso dello 0,1 per cento su base annua (era -0,2 per cento nel mese precedente). Anche nell’area iblea, dunque – hanno evidenziato da Confcommercio – l’inflazione resta così negativa per l’ottavo mese consecutivo, a causa per lo più dei prezzi dei beni energetici (-7,7 per cento, da -8,6 per cento del mese precedente). La ‘inflazione di fondo’, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici accelerano entrambe a +0,7 per cento (rispettivamente da +0,4 per cento e da +0,6 per cento). L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta dello 0,2 per cento su base mensile e diminuisce dello 0,3 per cento su base annua (come a novembre). La variazione media annua del 2020 è pari a -0,1 per cento (era +0,6 per cento nel 2019)”.
La filiera della distribuzione alimentare ha comunque retto molto bene l’urto dell’incremento di domanda dovuto alla diversificazione degli acquisti dalla ristorazione all’alimentazione domestica che interessa più direttamente i negozi al dettaglio. Se si guarda all’intero 2020 della provincia di Ragusa, in media i prezzi al consumo registrano una diminuzione pari a -0,2 per cento (dal +0,6 per cento del 2019).