Non si arresta lo “tsunami” sui prezzi dei prodotti alimentari. In cima alla grande onda dei rincari rimane quello dell’olio di semi, con il prezzo aumentato del 63% anche a causa delle difficoltà di importazione dall’Ucraina.
Ma il caro-energia ha generato aumenti anche su altri alimenti, primi tra tutti il burro (+34%) e le uova (+15%).
Sono i numeri che emergono da uno studio realizzato da Coldiretti, che ha stilato la classifica degli aumenti sullo scaffale sulla base delle rilevazioni Istat sull’inflazione ad agosto 2022, con i beni alimentari che rincarano addirittura del 10,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Tra i prodotti che fanno segnare il maggior aumento dei prezzi, evidenzia l’organizzazione, c’è la margarina con un +24%, seguita dalla farina (+23%), il riso (+22%) e la pasta (+22%). L’inflazione non risparmia neppure il latte conservato (+19%) né il prodotto simbolo dell’estate come i gelati (+18%), che precedono la carne di pollo, aumentata del 16% e le uova (+15%).
Ma aumenti si registrano anche per le verdure fresche (+12%) e per la frutta (+8%), anche per effetto delle speculazioni che “sottopagano le produzioni agli agricoltori e fanno triplicare i prezzi dell’ortofrutta dai campi alla tavola”, come denuncia Coldiretti.