Agricoltura

Promozione del vino siciliano all’estero, dalla Regione via libera a otto progetti

PALERMO – Otto macro progetti per 7 milioni di euro: è stata approvata dalla Regione siciliana la graduatoria provvisoria dei progetti ammissibili a valere sulla misura “Promozione dei vini sui mercati dei Paesi Terzi”, campagna 2023/2024.

I progetti ammissibili per la promozione dei vini

Sono state ammesse a finanziamento le Tenute di Donnafugata Srl, Assovini Sicilia, il Consorzio Prosicily, Birgi Vini srl, il Conzorzio di tutela dei vini Sicilia Doc, le cantine Hermes soc. coop. Agricola, le cantine Simonetti srl e la società agricola Marabito. Con questi fondi sarà possibile finanziare attività di promozione sociale dei propri prodotti in Canada, Giappone, Stati Uniti, Svizzera, Regno Unito e Cina, per un massimo di 5 paesi a progetto.

L’importo del contributo a valere sui fondi europei è pari, al massimo, al 50% delle spese sostenute per realizzare il progetto. La promozione riguarda diverse categorie di vini confezionati: i vini a denominazione di origine protetta, quelli a indicazione geografica protetta, i vini spumanti di qualità, aromatici e non, i vini con l’indicazione della varietà. Con i finanziamenti disponibili, si potranno realizzare azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente.

Si potrà organizzare la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale, o campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione. Si potranno commissionare anche studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione, per un valore massimo del 3% dell’importo totale previsto. I progetti dovranno essere portati a termine entro il 15 ottobre 2024.

Aumentare la competitività dei vini siciliani nei paesi extraeuropei

L’obiettivo del bando è quello di aumentare la competitività dei vini siciliani nei paesi extraeuropei e contribuire ad una ulteriore crescita del settore in termini di fatturato, reddito e occupazione. Prende le mosse dal decreto numero 331843 del 26 giugno 2023 del ministro dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste, che stabilisce le “modalità attuative della misura “Promozione sui mercati dei paesi terzi dell’Ocm Vino”. Il successivo decreto direttoriale numero 385535 del 21 luglio scorso, definisce ai sensi dell’articolo 12 della legge 7 agosto 1990 numero 241, i criteri e le modalità per la concessione di “contributi da parte del dipartimento delle politiche competitive della qualità agroalimentare ippiche e della pesca, per attività volte al miglioramento della competitività del settore vitivinicolo e all’apertura, alla diversificazione o al consolidamento dei mercati”.

A chi sono destinati i bandi dell’Ocm Vino

I bandi dell’Ocm Vino sono destinati ad imprese vinicole con esclusione dei semplici imbottigliatori o commercianti di vino. Per partecipare ai bandi occorre realizzare prevalentemente il vino con uve di propria produzione, oppure acquistata presso terzi. Ciò non vuol dire che l’impresa non possa effettuare un’attività di commercio, ma i vini imbottigliati non potranno essere promossi con le agevolazioni di Ocm vino paesi terzi. Si tratta di una campagna molto importante vista la centralità del settore per l’economia isolana, con 103 mila ettari di superficie vitata, di cui 40 mila dedicati alla produzione biologica e integrata, che portano la regione al primo posto nella penisola. Molti i vini che si fregiano di certificazioni di qualità: 1 Docg, 23 Doc, 7 Igt.