Ambiente

VIDEO | No alle esercitazioni al poligono Drasy: “Si spara in un luogo che va rispettato”

L’esercito italiano non si è presentato oggi nel poligono Drasy. Da questa mattina l’associazione Mareamico, Marevivo e il gruppo giovanile Trinacria arrivato da Palermo si sono dati appuntamenti a Punta Bianca per un sit-in di protesta per bloccare i militari che da più di 60 anni effettuano le esercitazioni nel poligono Drasy inquinando i luoghi con diffusione di metalli pesanti a terra ed in mare.

“La mancata presentazione dei militari oggi, al primo giorno di esercitazioni, ci fa capire che le interlocuzioni stanno dando i primi risultati, ma comunichiamo che la disobbedienza civile continuerà fin quando le autorità competenti non troveranno una soluzione a tale incredibile situazione“, ha dichiarato a margine del sit-in Claudio Lombardo dell’associazione Mareamico.

Stessa situazione si era verificata l’anno scorso: è dallo scorso 5 marzo, che erano state sospese le esercitazioni militari nell’area di Punta Bianca ad Agrigento, che nel frattempo era diventata Riserva naturale, con il provvedimento di istituzione della Regione Siciliana lo scorso 23 giugno.

Protesta al Poligono Drasy, “no alle esercitazioni militari”

“I cittadini protestano non solo perché si spara in un posto che deve essere rispettato e tutelato per l’enorme bellezza paesaggistica e naturalistica, non solo per il rischio di nuovi inquinamenti, ma anche perché nei 7 lunghi mesi di esercitazioni programmate a Drasy, verrà impedita la fruizione della Riserva di Punta Bianca, poiché l’unica strada viene chiusa dai militari durante le esercitazioni”, ha continuato Lombardo.

Assenti alla manifestazioni la sezione agrigentina Legambiente che già da ieri aveva fatto sapere della non partecipazione al sit-in. “Non ci saremo, diversamente dallo scorso anno, perché noi non stiamo comodi tenendo ‘due piedi in una staffa’ – si legge nella nota – In sede di audizione alla commissione ARS avevamo proposto di inserire il poligono Drasy all’interno dell’istituenda riserva naturale di Punta Bianca, Montegrande e Scoglio Patella, ciò avrebbe consentito di programmare la dismissione del sito militare. Ci aspettavamo che questa proposta fosse stata pienamente appoggiata dall’associazione che ha indetto il sit-in, ma così non è stato, creando le condizioni per cui il poligono continuasse a esistere. Il Governo Musumeci, dopo queste audizioni, ha pertanto deciso di ‘lasciare fuori’ l’area Drasy dalla perimetrazione della riserva proposta. Non si è voluto affrontare alla radice il problema, continua Legambiente, pur di poter dichiarare, a giugno del 2022, la riserva come istituita quando ancora non lo è. Come si fa adesso a sostenere che le esercitazioni militari sono incompatibili con la conservazione della natura presente a Punta Bianca?”