Ospite a QdS Pausa Caffè, con Luigi Ansaloni e l’opinionista Giovanni Pizzo, il deputato Ars del gruppo Misto Marianna Caronia.
La sua scelta di abbandonare Lega e Forza Italia e le accuse che le sono state rivolte di “cambiare casacca” politica troppo spesso ha scatenato molte polemiche, ma la Caronia tira dritto e ribatte alle accuse colpo su colpo: “Porto avanti le mie idee, sono i partiti che cambiano, non io. Ho il diritto di essere me stessa e di non guardare a chi fa questo o a chi fa quello – dice la Caronia – Ho lasciato Forza Italia dove adesso Gianfranco Micciché s’è messo pure a sostenere il sindaco Orlando in una Palermo al disastro. La Lega perché il senatore Candiani diceva cose poi non fatte. Ed ora sto al “Misto” perché continuo da lì le mie battaglie”.
Continua la Caronia: “Io ho preso degli impegni con i miei elettori e non ci sto a deluderli perchè nel frattempo il partito ha cambiato idea o ha preso un’altra direzione politica rispetto a quella originale. Le posizioni magari si evolvono, ma rivendico il mio diritto di essere coerente con chi mi ha votato”.
A Palazzo dei Normanni è stato discusso il tema del riequilibrio della rappresentanza di genere negli organi elettivi ed amministrativi degli enti territoriali della Regione siciliana e negli enti e società soggetti al controllo pubblico.
La commissione ha trovato una sintesi tra 4 ddl: il 548 presentato dal Pd, il 999 di Italia Viva, il 942 di Forza Italia (prima firmataria appunto Marianna Caronia) e il 952 del gruppo Misto.
“Stiamo ancora lavorando e ovviamente è una cosa alla quale tengo molto – dice la Caronia – Le donne faticano ad imporsi, a farsi inserire nelle liste, ad essere elette e, quando sono elette, a conquistare posizioni di potere reale. Questo deve cambiare”.