Nuova puntata di QdS Pausa Caffè, il format di qds.it, il sito internet del Quotidiano di Sicilia, in compagnia di Luigi Ansaloni e dell’opinionista Giovanni Pizzo.
Ospite il preside della facoltà di Architettura e Ingegneria dell’università Kore di Enna, Giovanni Tesoriere, esperto in trasporti, infrastrutture e mobilità.
“Le recenti risorse messe a disposizione dal Recovery Fund hanno riaperto fortemente il dibattito su cosa fosse prioritario per la mobilità in Sicilia. Dibattito talmente importante per l’entità di queste risorse che tutti noi docenti che si occupano di questo, in Sicilia e in Calabria, hanno deciso di ragionare insieme su questi temi, e abbiamo studiato il futuro, quello che potrebbe essere”.
“Abbiamo evidenziato subito che nonostante tante dichiarazioni a fronte del Recovery Fund cambia molto poco – spiega Tesoriere -. perchè la maggior parte di queste risorse sono destinate ad opere già finanziate e in costruzione. Il Recovery, insomma, sarà un grande contenitore di progetti sponda, un riciclaggio di progetti. Questo è il destino della Sicilia, evidentemente. Di opere nuove ce ne saranno veramente poche. Abbiamo fatto poi un documento ufficiale per sottolineare le tre opere che non possono mancare per le due regioni.
Prima di tutto: in Sicilia ci vuole l’alta velocità, ma quella vera. Prioritaria la Palermo-Catania-Messina. Quella che viene spacciata per alta velocità quando verrà completata nella sua interezza, dopo aver speso miliardi, per fare 240 chilometri impiegherà 2 ore.
Noi sosteniamo di rinnovare l’esistente, ma con un binario veramente ad alta velocità, anche perchè il numero di treni sarà esiguo”.
Conclude Tesoriere: “La Sicilia se viene guardata con l’ottica di un uomo dell’800, per quanto riguarda i trasporti, è all’avanguardia, in confronto all’Europa, e anche rispetto alle altre regioni, è molto molto indietro. Ponte sullo Stretto? E’ il solito fumo che viene acceso ogni volta quando si vuole parlare di tutto per non parlare di niente”.