Sanità

Variante Omicron, Bassetti, “Nei vaccinati è un raffreddore”

“Abbiamo oltre 50mila casi” covid “al giorno, diventeranno molti di più, finiamola con il tracciamento e le quarantene dei contatti. Chi è malato deve stare a casa e dobbiamo finire con il tracciamento. Non possiamo continuare a mettere in quarantena e in isolamento forzato decine di persone (i contatti) per ogni tampone positivo”. Lo dice al Matteo Bassetti, direttore delle Malattie Infettive dell’area metropolitana genovese.

“Deve cambiare tutto, non possiamo contrastare il Covid di dicembre 2021 con gli strumenti normativi del dicembre 2020 – dice – più dell’80% degli italiani è vaccinato e per loro il Covid, oggi, è poco più che un brutto raffreddore. Ho seguito e sto seguendo centinaia di persone vaccinate con 2 o 3 dosi di vaccino che hanno il Covid. Ebbene queste persone hanno un raffreddore o una forma influenzale che dura 3-4 giorni. Nulla a che vedere con il Covid di un anno fa e con il covid di chi non è vaccinato”, scrive su Facebook il medico.”.

Sintomi più leggeri

Sintomi più leggeri per la variante Omicron rispetto al ‘covid’ tradizionale, con la possibilità di pensare a un raffreddore o ad una leggera influenza.

La variante Omicron, più contagiosa della variante Delta, appare caratterizzata da tempi di incubazione ridotti e sembra in grado di bucare parzialmente il vaccino. L’infezione può provocare conseguenze simili ad un malanno stagionale nei soggetti vaccinati, con una durata relativamente breve, in particolare se è stata somministrata anche la terza dose.

La nuova variante, alla ribalta da circa un mese, viene associata essenzialmente a cinque sintomi riconducibili ad una forma lieve di covid.

Quali sono i sintomi

La prima mappa è stata elaborata sulla base dei casi tracciati a Londra tra ottobre e dicembre: i sintomi più comuni riportati e archiviati dall’app ZOE COVID sono stati naso che cola, mal di testa, stanchezza con dolori muscolari, starnuti e mal di gola. Rispetto alla versione ‘tradizionale’ del covid, associato in particolare alla variante Delta, mancano segnalazioni alla perdita di olfatto e gusto, sintomi ‘spia’ della malattia nelle precedenti ondate.

I sintomi più lievi rischiano di essere confusi con sindromi da raffreddamento, molto comuni nei mesi invernali e decisamente diffusi tra i bambini. Il recupero dalle comuni malattie da raffreddamento avviene nel giro di 10 giorni, secondo i Centers for Disease control negli Stati Uniti. Le persone immunodepresse o affette da asma e patologie respiratorie, però, rischiano di arrivare a sviluppare malattie più serie, come la polmonite.