Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, è pronto a dare il suo in bocca al lupo all’attuale assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla, nel caso fosse ufficializzata la sua candidatura a sindaco per il comune di Palermo.
Al momento però, anche in vista delle amministrative, il governatore ha annunciato oggi, a margine della conferenza stampa sui beni confiscati alla mafia a Palazzo d’Orleans, che non è prevista alcuna dimissione di Lagalla dalla carica di assessore regionale.
“Quando sarà definito il candidato, chiunque esso sarà, avrà il mio in bocca al lupo. Dimissioni Lagalla da assessore all’istruzione? Nessuno si dimette dal mio governo perché è impegnato con il massimo entusiasmo e non vuole lasciare dossier e capitoli, aperti”, ha tenuto a sottolineare Musumeci.
La candidatura di Lagalla, fondatore del movimento Idea Sicilia e candidato per l’Udc, ha ricevuto il sostegno da parte del presidente dell’Ars e coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Micciché, ma ha creato anche non poco scompiglio all’interno di un centrodestra già di per sé abbastanza frastagliato. Cantiere Popolare ha già detto di volersi defilare dalla coalizione, Fratelli d’Italia e Movimento per le Autonomie punteranno, come già annunciato da tempo, ai nomi di Carolina Varchi, nel primo caso e Totò Lentini, nel secondo.
“Candidatura Lagalla a sindaco di Palermo? Ho letto sui giornali di quattro o cinque proposte di candidatura nel centrodestra e altrettante nel centrosinistra ma siamo lontani da un quadro definito”, ha proseguito Musumeci, che ha annunciato però le possibili date per le amministrative del capoluogo siciliano: “Penso di potere fissare le date delle elezioni entro le prime due o tre domeniche di maggio – ha detto – in ogni caso, bisogna evitare che il ballottaggio possa andare oltre la metà di giugno”, ha concluso Musumeci.