Facebook e Instagram, la spunta blu si pagherà: la svolta di Meta, ecco quanto costerà
Dopo l’introduzione dell’abbonamento su Twitter per gli utenti verificati, anche Facebook e Instagram preparano un canone per gli account “vip” in cambio di sicurezza e visibilità.
Mark Zuckerberg è pronto a gettarsi nella mischia: con un post pubblicato sul suo blog personale la scorsa settimana, il ceo ha dato luce verde al programma “Meta Verified”, il nuovo business model dei social targati Menlo Park che, a fronte di un abbonamento mensile, consentirà di avere la spunta blu di verifica.
L’iniziativa è debuttata già venerdì scorso in Australia e Nuova Zelanda e verrà presto estesa al resto del mondo.
Si chiude così il lungo percorso iniziato nel 2013 con LinkedIn Premium (che consente di inviare messaggi diretti a tutti gli account, non solo a quelli con cui siamo collegati) e intrapreso poi nel 2018 da Google con YouTube Premium (niente pubblicità e possibilità di scaricare i video sui nostri device) fino ad approdare su Twitter lo scorso novembre.
Uno strumento utile per verificare la provenienza di un contenuto è quello di controllare la “spunta blu” sui social media.
Questo simbolo, come spiega Agcom, posto accanto al nome dell’account o della pagina social, indica che l’account o la pagina hanno ottenuto un badge di verifica, ovvero che risultano essere canali ufficiali della persona o dell’organizzazione cui l’account fa riferimento.
La verifica dell’account permette di preservare la credibilità del profilo o della pagina e impedisce che possano essere diffusi dei contenuti da parte di fonti non attendibili che intendono sfruttare la popolarità o la reputazione di altri.
Il prezzo per avere la famosa spunta blu (che identifica in modo univoco i profili di personaggi pubblici, aziende e influencer) andrà dagli 11,99 dollari al mese su pc e Android, fino ai 14,99 dollari mensili su iOs.
Oltre al badge, il servizio consentirà di dare maggiore visibilità all’account, offrendo anche uno strato di protezione extra contro i furti di identità e una corsia preferenziale per l’assistenza clienti.