Trapani

Quasi 7 milioni di euro per la messa in sicurezza di Pantelleria

PANTELLERIA (TP) – Quasi 7 milioni di euro per la messa in sicurezza del territorio dell’isola di Pantelleria. Già dal 2012, diverse sono state le ordinanze della capitaneria di porto che hanno allarmato cittadini e turisti per le condizioni a rischio frane di alcune aree. Dopo i lavori che hanno interessato il costone del Lago di Venere e la zona di Gadir, entrambe interessate dal crollo di alcuni massi anche di notevoli dimensioni, è in corso il cantiere sui costoni rocciosi di Dietro l’Isola, al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza dell’area interessata dall’incendio del 2016. Il fuoco ha infatti distrutto la rete di contenimento in materiale sintetico e da allora il tratto di strada perimetrale è interdetto al traffico.
In questo caso, gli interventi da realizzare, che riguardano non solo la posa di una nuova rete metallica, ma anche la pulizia, il ripristino dei muretti a secco e la realizzazione di sottomurazioni, sono stati finanziati per circa 5,5 milioni di euro a valere sul Po Fesr Sicilia 2014/2020 cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) e sono iniziati da qualche settimana (l’appalto è stato aggiudicato al Consorzio Stabile Impregemi S.c.a.r.l.).

Un altro intervento sta interessando i costoni rocciosi nel tratto di strada che collega il Lago di Venere a Bugeber, classificati ad alto rischio geomorfologico. Gli interventi da realizzare prevedono la pulizia del costone, il disgaggio delle porzioni di roccia pericolanti, la ricostituzione della continuità della roccia e il rafforzamento corticale con posa di rete metallica (questi lavori sono stati finanziati per circa 400 mila euro dal Ministero dell’Interno con i fondi previsti dall’art. 1, commi 139 e seguenti, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 e per 15 mila euro con fondi del bilancio comunale. L’appalto è stato aggiudicato all’impresa Urania s.r.l.). A breve, dopo la sottoscrizione del contratto e la consegna dei lavori, inizieranno anche quelli per la messa in sicurezza della Grotta di Sataria tramite un finanziamento di poco meno di 1 milione di euro del Ministero dell’Intero (lo scorso 28 febbraio è stato aggiudicato definitivamente l’appalto per i lavori di messa in sicurezza all’impresa D’Agaro s.r.l.).

“I lavori previsti per la messa in sicurezza consistono nella pulizia del costone dalla vegetazione, nel disgaggio di alcuni massi instabili, il placcaggio dei massi pericolanti con barre in acciaio e la posa di geocomposito, rete e funi metallici. Saranno anche realizzati lavori di ripristino della scalinata di accesso, ricostruzione dei tratti di muro crollati, sistemazione della pavimentazione interna della grotta e la demolizione del manufatto in mattoni presente all’interno della grotta ormai ridotto in condizioni precarie e pericolante”, così come si leggere in una nota del Comune.

A riguardo, il 30 settembre scorso è scaduto il termine per la conclusione della Conferenza dei servizi relativa all’approvazione del progetto esecutivo della Grotta con durata dei lavori prevista di 210 giorni. Come mai Sataria è rimasta chiusa? L’amministrazione guidata dal Sindaco Vincenzo Campo, in una nota, fa sapere che “a causa di una serie di distacchi di rocce dal costone causate anche dal traffico pesante che transita sulla strada soprastante la grotta, il sito è stato interdetto fin dal 2012 con l’Ordinanza della Capitaneria di Porto n. 44 del 10/11/2012, sostituita dalla più recente n. 23 del 13/08/2021, nonché con Ordinanza sindacale n. 160 del 18/12/2018. Per risolvere il problema e riaprire il sito alla fruizione pubblica, come richiesto a gran voce da tutti gli operatori turistici oltre che dalla cittadinanza, l’Amministrazione fin dal 2019 si è messa al lavoro a caccia di possibili finanziamenti, riuscendo nel 2021 ad ottenerne uno di circa un milione di euro dal Ministero degli Interni, che è servito per redigere il progetto esecutivo”.