ENNA – “Ce ne vogliono dieci di anni almeno per prepararsi all’idea di farne novanta” scrive Pietrangelo Buttafuoco nella prefazione al libro “Pezzi da Novanta” del Former International President, Pino Grimaldi, presentato nella ricorrenza del suo novantesimo compleanno, lo scorso 14 aprile.
L’evento, organizzato dal Lions Club Enna, si è svolto in un noto albergo della città mentre si attendeva la mezzanotte, perché non prima il festeggiato avrebbe spento le “benedette candeline”. Il libro è stato presentato dal Past-governatore del Distretto Lions 108YB il G.W.A., avvocato Lucio Vacirca, al cui intervento è seguito quello del direttore del Quotidiano di Sicilia, Carlo Alberto Tregua.
Il libro raccoglie solo “novanta” (cifra non casuale vista la circostanza), degli innumerevoli editoriali scritti per lustri dall’autore sul “Quotidiano di Sicilia” (ma qui appena due, compresi fra il 2011 e il 2019), spalancando di volta in volta le porte alla riflessione, quella a cui il professore ha abituato i lettori del QdS.
In che modo? Con lo stile e il tono che rendono inconfondibili i suoi scritti, tanto che non avrebbero bisogno di firma dell’autore, per via di alcune note ricorrenti – l’ironia, la consapevolezza, l’indignazione e un pizzico di sarcasmo – di cui sono impregnati. Idee e concetti, sempre chiarissimi, vanno dritti al bersaglio, richiamando fatti, personaggi e aneddoti a volte tanto lontani nel tempo da rappresentare un prezioso spunto di approfondimento, come sottolineato dal Past-governatore e amico Vacirca.
Tra i tanti fatti storici rievocati non è sfuggito all’amico quello ricordato nell’editoriale che chiude la raccolta, dal titolo “Nonagesimo Anno”, ossia l’anniversario di un evento di novant’anni fa: la fine della questione romana che affliggeva dal 1870 i rapporti Stato-Chiesa, che però, nonostante il valore storico, non ha fatto notizia, come annota l’autore. Lui, invece, il suo “Novantesimo” che coincide lo festeggia… augurandosi: “A buon fine”.
A seguire l’intervento del direttore del QdS, Tregua, il quale oltre a sottolineare l’amicizia che lo lega da lunga data al festeggiato e il comune sentire su certe tematiche care al lionismo, non ha mancato di richiamare quei valori che contraddistinguono l’associazionismo, ossia lo spirito di servizio verso la comunità, che deve estrinsecarsi “mettendo le mani in pasta” e facendo proposte per il bene comune alla Classe dirigente, alla politica nell’accezione più nobile del termine, non partitica.
Un’accorata e sentita “provocazione”, quest’ultima, rivolta al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, intervenuto perché “non voleva” (cosa ben diversa dal “non poteva”, come da lui stesso chiarito) mancare all’appuntamento ed esprimere al festeggiato i suoi migliori auguri. Un augurio esteso, poi, alla Sicilia e ai siciliani, tutti. Perché è inutile nascondersi, ha detto il presidente: “All’Isola non basta più una ‘verniciata’ superficiale. Occorre rimuovere la ruggine, prima che sia troppo tardi”. E tardi già lo è. Tanto che il presidente Musumeci ha chiesto proposte concrete, sostenibili, fatte avendo come faro il bene comune, in questa stagione tanto difficile per la Sicilia, le quali vengano dalla società civile, dal mondo delle professioni perché oggi più che mai, partecipare attivamente, concentrarsi sul bene comune può segnare una svolta per tutti.
Infine, a testimoniare l’affetto e la stima nei confronti del professore Grimaldi, oltre al sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, sono intervenuti: Sandro Castellana, direttore internazionale, componente Comitato esecutivo Lci, il presidente del Consiglio dei governatori, Alberto Soci, il Past direttore internazionale, Domenico Messina, il governatore Distretto 108YB, il Past presidente del Consiglio dei governatori, Salvatore Giacona, e non ultimo la presidentessa in sede Bianca Pellegrino e il Past governatore, Rosario Pellegrino.
Così la serata è andata avanti, mentre in sala i titoli della raccolta – fra chiacchere e brindisi – echeggiavano: “Partiti… che passione”, “Circo equestre”, “Il nuovo che avanza!”, “Caro Governo”, “Mala tempora currunt”, “Diffamati”, “Nel bene e nel male” …, “Mayday!SoS!”. Già da soli un programma.
Fino a quando è arrivato il conto alla rovescia e lo scoccare della mezzanotte ha salutato la “cifra tonda”.