Ambiente

Rifiuti elettronici, la Sicilia migliora ma si deve fare di più

PALERMO – La raccolta dei rifiuti elettronici in Sicilia migliora, ma c’è ancora tanta strada da fare per raggiungere i risultati delle regioni più virtuose del Nord Italia. L’Isola, nel corso del 2019, infatti ha recuperato 48 tonnellate di sorgenti luminose esauste, salendo così dalla dodicesima alla decima posizione della classifica nazionale. Un miglioramento che riguarda quasi tutte le province siciliane, con Catania in testa (22 tonnellate), seguita da Messina (7), Agrigento (4), Siracusa (4), Trapani (3) ed Enna, che passa da 145 a 910 chilogrammi. Male soltanto Palermo (3) e Caltanissetta (1), dove si registra una lieve flessione. Sono i numeri rilevati dal Consorzio Ecolamp, organizzazione senza scopo di lucro che si dedica alla Raccolta e al trattamento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche giunte a fine vita (Raee).

Considerati i dati raccolti, il confronto con il Veneto, che ha un numero di abitanti equivalente all’Isola, è impietoso: la regione settentrionale, infatti, ha raccolto 218 tonnellate di “Raee”, più del quadruplo di quanto fatto al di qua dello Stretto.

In totale in tutta Italia sono state raccolte 3.621 tonnellate di rifiuti elettrici, di cui “il 47% è costituito da sorgenti luminose esauste mentre il 53% appartiene alla categoria dei piccoli elettrodomestici, dell’elettronica di consumo e degli apparecchi di illuminazione giunti a fine vita”.

Entrando nel dettaglio, si legge nella nota diffusa da Ecolamp, “per le lampadine, lo scorso anno il consorzio ha avviato, ad impianti di trattamento specializzati, 1.714 tonnellate di sorgenti luminose esauste. Di queste, il 42% è stato assegnato da installatori e manutentori”, mentre “il 58% arriva invece dai centri di raccolta comunali e dai luoghi di raggruppamento della distribuzione dedicati alla raccolta differenziata dei privati cittadini”. Per quanto riguarda invece i piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo e apparecchi di illuminazione giunti a fine vita, “hanno costituito il 53% della raccolta del consorzio, pari a 1.907 tonnellate di Raee raccolte e trattate, con un recupero di materie prime seconde che supera il 90%”.

Nella classifica territoriale, sono cinque le regioni italiane a trainare il 63% della raccolta di lampadine, per un totale di 1.080 tonnellate gestite dal consorzio Ecolamp. Al primo posto si conferma, anche per il 2019, la Lombardia con 407 tonnellate di sorgenti luminose esauste raccolte, seguita da Veneto (218), Emilia Romagna (172), Lazio (142) e Toscana (140). Per quanto riguarda le province, il podio va quest’anno a Roma con 121 tonnellate, seguita da Milano (112) e Bergamo (82) che totalizzano insieme il 18% della raccolta complessiva di lampadine del consorzio. Dati positivi per Varese, che entra quest’anno nella top ten delle province con 40 tonnellate, e per Napoli, che si conferma prima tra le province del Sud Italia, con 34 tonnellate raccolte.