Pezzi di Pizzo

Raffaele e l’ipotenusa

Raffaele, al secolo Lombardo, è un greco di Grammichele, e come Pitagora è ossessionato dalla geometria. Guarda alla pianta della sua città natale, un esagono perfetto e pensa alla politica siciliana, ad oggi retta da un’Ipotenusa tra Palermo e Catania, secondo lui sbaricentrata. Cosa si può fare? Come sovvertire questo asse a lui incongruo e sfavorevole?

Eureka! Costruisco dei cateti per bilanciare, o meglio sbilanciare, l’ipotenusa, in questo modo o fanno i conti con me, o rischiano il caos, quello che piaceva a Pirandello. Per cui oggi l’asse snodato tra Lombardo, Miccichè e Lagalla, cui si potrebbero aggiungere altri. Minimo comune multiplo di questo rassemblement insulaire? La poca vicinanza o aderenza al sistema Schifani, in alcuni casi avversione, in altri concorrenza, comunque per tutti insoddisfazione. Il problema non sono tanto i temi, che sono stati comunque sciorinati, la siccità, i rifiuti, i trasporti, ma la metodologia del potere, a cui si contesta accentramento e non concertazione.

Diciamola tutta, in Sicilia l’elezione diretta ha fallito. Se l’isola non ha mai avuto un re dai tempi di Federico II un motivo ci sarà. È un’isola feudale in cui ciascuno si sente Archimede pitagorico, inventore di fuochi greci, di specchi e metafore, ma senza concretezza lombardo-veneta e non Lombardo-calatina. Quelli hanno avuto Napoleone e i suoi codici, e gli Austriaci; noi siamo stati sotto gioghi differenti. I greci governavano con spada e schiavitù, per questo, deposta, temporaneamente, la spada i cittadini potevano discutere nelle Agorà, ma le nostre città elleniche avevano sempre un Tiranno, più che una democrazia.

Le spade di oggi sono i voti, questo nuovo asse ne avrà per rappresentare una deterrenza o un’alternativa? Questa l’ipotesi lombardiana, che non esclude nessuna alleanza possibile, come l’esperienza ci ha insegnato, dalla Lega al PD, passando per Forza Italia, di cui oggi ha recuperato il viceré storico, Gianfranco Miccichè. L’ingresso di Lagalla cosa significa? La creazione di una ipotesi di comitato elettorale per il futuro, con il Sindaco di Palermo a fare da Cid Campeador. Il segnale dopo mesi di mugugni è lanciato, vediamo chi lo raccoglierà.

Così è se vi pare.