I farmaci per il raffreddore sono sotto sorveglianza dell’Ema: l’Agenzia europea per i medicinali ha infatti avviato un’indagine su alcuni medicinali contenenti pseudoefedrina.
Il sospetto è che il loro uso sia legato a patologie dei vasi sanguigni del cervello: la sindrome da encefalopatia posteriore reversibile (PRES) e quella da vasocostrizione cerebrale reversibile (RCVS). La revisione, chiarisce l’Agenzia, fa seguito a un “piccolo numero di casi”. Dopo le analisi verrà deciso se i farmaci potranno rimanere in commercio o sarà necessario il ritiro.
I medicinali contenenti pseudoefedrina agiscono proprio provocando il restringimento dei vasi sanguigni: ciò riduce la quantità di fluido rilasciato dai vasi, con conseguente minore gonfiore e minore produzione di muco nel naso. Sono disponibili da soli o con altri medicinali per il trattamento dei sintomi del raffreddore e dell’influenza, come mal di testa, febbre e dolore o rinite allergica (infiammazione delle vie nasali) nelle persone con congestione nasale.
L’Ema sottolinea comunque che è già noto che la pseudoefedrina è associata a un rischio “di eventi ischemici cardiovascolari e cerebrovascolari, inclusi ictus e infarto. Restrizioni e avvertenze per ridurre questi rischi sono già incluse nelle informazioni sul prodotto dei medicinali”, ma data la “serietà” di PRES e RCVS è necessaria una revisione dei farmaci che contengono il principio attivo.
L’Aifa, da parte sua, rileva che non vi è “nessuna problematica urgente di sicurezza” per i farmaci a base di pseudoefedrina per i quali l’Ema ha avviato l’indagine. L‘Agenzia italiana del farmaco sottolinea anche che attualmente il rapporto beneficio-rischio di tali medicinali “resta positivo e non si ravvedono problematiche di sicurezza urgenti che implichino azioni restrittive immediate sull’uso di questi medicinali”.
“Cerchiamo di non allarmare. Si tratta di pochi casi e il fatto di avviare una procedura di revisione non vuol dire che chi ha preso” questi farmaci “deve essere preoccupato”. Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, primario Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, commenta la revisione dell’Ema sulla sicurezza dei medicinali contenenti pseudoefedrina, principio attivo somministrato per via orale da solo o in combinazione con altri per trattare l’effetto naso chiuso causato da raffreddore, influenza o allergia.
Quello che ha fatto l’Agenzia europea del farmaco “è una cautela per i cittadini europei a dimostrazione che gli enti regolatori sono sempre dalla parte del cittadino sia quando approvano un vaccino o un farmaco sia quando ne revisionano il suo utilizzo. Dopodiché – conclude l’infettivologo – i farmaci hanno tutti effetti collaterali più o meno importanti e vanno presi solo quando servono”.